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«Sono contento di poter dare il mio contributo anche a sostegno dei colleghi consiglieri, seppur di opposizione, elargendo loro consigli utili ad evitare figuracce. In questo caso invito Bianca Rende a leggere le carte prima di dar vita a consuete e desuete contestazioni volte solo a creare polemica, per nulla utili alla collettività».
Lo afferma il capogruppo del gruppo misto a Palazzo dei Bruzi, Roberto Sacco, rispondendo alla contestazione della consigliera Bianca Rende sul metodo di comunicazione utilizzato dalla ditta appaltatrice del servizio mensa per informare l’aumento di 0,50 centesimi di euro sulle relative tariffe
«Ed, infatti – prosegue Roberto Sacco – per quanto attiene l’aumento del costo della mensa la consigliera Bianca Rende bene avrebbe fatto, se avesse indirizzato all’Amministrazione Comunale il suo plauso, poiché l’aumento di 0,50 centesimi di euro è stato deliberato a seguito dei nuovi parametri Istat, a cui bisognava adeguarsi per legge, ma solo per le famiglie con le fasce Isee più alte.
Per le altre l’Amministrazione Comunale si è accollata, invece, il costo integralmente, con non pochi sacrifici per le casse comunali. Per quanto riguarda, poi, la comunicazione inviata tramite messaggio questa è stata fatta autonomamente dalla ditta appaltatrice del servizio e non dal Comune, che comunque provvederà ad evitare eventuali disguidi. A tal proposito se prima di parlare la consigliera Rende si fosse informata, avrebbe anche scoperto che mai un bimbo è stato lasciato senza pasto seppur spesso alcuni si sono trovati, per altre ragioni, per un giorno senza ricarica della card. Comunque sia – conclude Roberto Sacco – paragonare il messaggino per l’aumento di 0,50 centesimi di euro a famiglie con Isee medio/alti al messaggino di revoca del reddito di cittadinanza da parte dell’Inps, con il dramma che ha provocato e continua a provocare ad intere famiglie che sul quel reddito, di cui sono stati privati all’improvviso, avevano cominciato ad impostare una vita più dignitosa, non trova veramente aggettivo per essere qualificato. Si qualifica da sé!»