Assoluzione in Appello per l’avvocato Alfonso Mario Cosentino, un verdetto che cancella la sua precedente condanna a un anno e quattro mesi per bancarotta fraudolenta. Il professionista, difeso dagli avvocati Marcello Manna e Giuseppe Manna, era rimasto coinvolto nell’inchiesta aperta a seguito del fallimento della Banca Brutia ed era l’unico di un gruppo di sedici imputati ad aver incassato la condanna.

Al termine dell’udienza preliminare, otto di loro erano stati rinviati a giudizio (attualmente il processo è ancora in corso) mentre gli altri erano usciti di scena con proscioglimenti e assoluzioni. Ora, anche lui si aggiunge a quest’ultimo elenco dopo che il secondo round giudiziario ha sancito la sua estraneità ai fatti. Cosentino è stato vicepresidente della Banca dal gennaio del 2014 all’ottobre dello stesso anno e componente del cda dal 2013 al 2014.

Non a caso, l’inchiesta riguarda tutti i componenti del consiglio d’amministrazione di quell’epoca. L’accusa, ancora in auge per ciò che riguarda le persone sotto processo, è quella di aver accordato “allegri” a soggetti che non avevano titoli per riceverli o che comunque non offrivano le garanzie richieste a tutela del patrimonio bancario, «omettendo di porre in essere qualsiasi attività di gestione, monitoraggio e recupero della linea di credito deteriorata» e, così facendo, di aver dissipato all’incirca un milione di euro.