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Si stringono rapporti sempre più solidi tra Palazzo dei Bruzi e le forze dell’Ordine. Oggi pomeriggio, su iniziativa del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca e del vice presidente Roberto Sacco, sono stati conferiti cinque riconoscimenti ad altrettanti agenti della Questura di Cosenza. Il Questore Giovanna Petrocca ha presenziato all’incontro, esprimendo al sindaco Franz Caruso tutto il suo apprezzamento per l’idea di dare lustro alle carriere dei suoi uomini. Destinatari delle targhe il Commissario Capo Luciano Lupo, da poco in pensione, il Sovrintendente Capo Mario Guaglianone, l’Assistente capo coordinatore Giuseppe Calabrese, l’assistente Giuseppe Pascuzzo, l’agente scelto Marco Tarsitano.
Prima volta a Palazzo dei Bruzi
Roberto Sacco ha evidenziato, dando il la alla manifestazione, come questo evento fosse assolutamente inedito per il Comune di Cosenza, mentre Giuseppe Mazzuca ha tenuto a ringraziare la Polizia di Stato per quanto fa in favore della popolazione. «Spendo una parola in più per il Commissario Luciano Lupo – ha aggiunto -. È una vera e propria istituzione, ha garantito sicurezza alla città e dato a sua volta sicurezza a chi ha guidato per quasi quarant’anni». Per il consigliere provinciale Domenico Frammartino «non può passare sotto traccia il rischio corso quotidianamente dagli agenti. È per questo – ha tenuto a precisare – che indossare la divisa è il lavoro più nobile che esista». Prima di cedere la parola al Questore, Caruso si è detto «onorato del messaggio che Palazzo dei Bruzi, tramite le sue cariche istituzionali, lancia a Cosenza tutta».
Un encomio per Giuseppe Pascuzzo
Giovanna Petrocca ha partecipato alla consegna dei riconoscimenti, soffermandosi un minuto in più ad elogiare l’agente Giuseppe Pascuzzo. Ha detto di essere orgogliosa di lui, certa che anche i genitori presenti in sala lo fossero. Tornando al momento istituzionale, ha ammesso «una particolare emozione perché un conto è ricevere un encomio dalla propria amministrazione, un altro dalla città. Ci sono passata – ha chiuso – perché ricevere il premio Città di Roma fu per me un momento entusiasmante. Luciano Lupo ha dato la vita al reparto volanti e resterà per sempre il suo lavoro. Questi ragazzi molte volte prendono insulti perché indossano una divisa e vogliono far rispettare la legge. Ma a noi scivolano addosso perché poi bisogna vedere chi le proferisce e chi riceve queste offese».