Un presunto terrorista affiliato all’Isis è stato arrestato a Cosenza. Si tratta di Halmi Ben Mahmoud Mselmi, cittadino tunisino di 28 anni residente nel capoluogo calabrese. Secondo quanto riportato nel decreto di fermo, l’uomo avrebbe aderito attivamente allo Stato Islamico (Isis), una delle principali organizzazioni terroristiche internazionali. Mselmi avrebbe inoltre abbracciato l’ideologia del Takfirismo, una corrente estremista dell’Islam che promuove una visione radicale e violenta della legge islamica (sharia). L’operazione condotta dalle forze dell’ordine ha suscitato forte allarme nella comunità locale.

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L’obbiettivo contro ogni apostata e infedele è il jihad, ovvero la guerra santa, che contempla anche il sacrificio dei suoi adepti pur di raggiungere gli obbiettivi. All’interno di questa organizzazione, Mselmi avrebbe ricoperto il ruolo di organizzatore partecipando ad attività come l’indottrinamento degli aspiranti. Questo avrebbero messo in risalto le attività investigative e di intercettazione secondo le quali il 28enne avrebbe esortato tale Mahmood e tale Marwen a combattere a morte i miscredenti e punire gli apostati, ricordando che il profeta avrebbe imposto l’uccisione di chi abbandoni la religione islamica.

Il libro acquistato dal terrorista dell’Isis arrestato a Cosenza

Il ragazzo, inoltre, a dicembre scorso avrebbe comprato un libro in formato pdf nel quale si critica l’infedele costituzione tunisina, si sollecita a smascherare i tiranni del proprio paese, e ad adorare l’unico Dio onnipotente, sottolineando che questi avrebbe spinto al combattimento contro gli infedeli, fino a che costoro non periscano, specificandosi che il Jihad e il martirio sarebbero perdurati fino a quando ci sarebbero state le altre religioni e le leggi dell’uomo.

L’auto addestramento e il manuale “come uccidere”

Secondo le indagini Mselmi avrebbe praticato l’auto addestramento scaricando un manuale in lingua araba intitolato “come uccidere”. L’addestramento home made sarebbe consistito poi nello scaricare da internet video e foto di attentati, come quello al teatro di Mosca Crocus City Hall, all’ambasciata di Israele a Belgrado, alla Moschea sciita di Mascat, a un check point di soldati israeliani. Senza contare l’assalto di Hamas del sette ottobre 2023 contro Israele. Non mancano video cruenti di esecuzioni capitali, ma anche documenti su come costruire ordigni esplosivi da inserire in veicoli telecomandati. Questi ultimi sarebbero stati approntati da appartenenti al Daesh, ovvero allo Stato Islamico.

Tra marzo e ottobre 2024, il 28enne avrebbe anche scaricato video con giuramenti di fedeltà all’Isis e, tramite un canale Telegram avrebbe acquisto documenti sul “metodo di preparazione dei gruppi combattenti per agire come unità di banda” dove viene illustrata l’organizzazione delle unità di guerriglia contro le forze governative. Poco tempo fa, lo scorso 10 marzo, Mselmi, avrebbe scaricato un manuale di 726 pagine intitolato “programma per l’industria del terrorismo”. L’accusa nei confronti di Mselmi è anche quella di aver contribuito a diffondere l’ideologia terroristica attraverso posto su Facebook inneggianti al Jihad, attraverso l’invio su Telegram di screenshot (tra marzo e aprile) con informazioni sul Jihad.

Votarsi al martirio e far fuggire gli associati

Le indagini della Digos di Cosenza, coordinate dalla Distrettuale di Catanzaro, avrebbero riscontrato la disponibilità da parte dell’indagato di votarsi al martirio. In tutto ciò, da agosto a ottobre 2024, Mselmi avrebbe cercato di agevolare la fuga di altri associati tra i quali un non meglio identificato Saber, un sospetto terrorista che sarebbe ricercato dalle forze di polizia Tunisine, da far espatriare dalla Tunisia.