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Castrovillari, la città del Parco Nazionale del Pollino, deve fare i conti con una banda di ladri che negli ultimi mesi ha preso d’assalto tantissime abitazioni, svaligiandole in quasi tutte le ore del giorno. Addirittura, anche quando le vittime dei furti erano in casa: chi sistemava la cucina e chi era concentrato a guardare la televisione insieme al resto della famiglia. Poi la brutta sorpresa: un rumore di troppo al secondo piano o una finestra trovata inaspettatamente aperta. Così, a colpo eseguito, i proprietari scoprono che “Lupin” in pochissimi minuti è riuscito a prendere soldi e oro.
In realtà, le forze dell’ordine che prestano servizio a Castrovillari ritengono che ad agire siano più soggetti, di sicuro “professionisti” con il sangue freddo, a cui si aggiunge anche un pizzico di fortuna, visto che ancora non sono stati assicurati alla giustizia, nonostante i tanti “colpi” messi a segno da novembre ad oggi. In città ormai si è sparsa la voce, visto che alcune zone periferiche sono state maggiormente “attenzionate” da “Lupin“.
Tante famiglie, residenti lontane dal centro città, si sarebbero organizzate per “fare squadra”, segnalando ogni auto “sospetta” che passa da quelle zone. In altri casi, però, l’eccessivo “zelo” ha rischiato di mettere nei guai due ragazzi che sarebbero stati scambiati per “ladri”, mentre erano intenti ad entrare dalla finestra nel loro appartamento in quanto avevano dimenticato le chiavi dentro casa.
Mentre la cittadinanza si attende una forte risposta da parte dello Stato, sono partite le contromisure “fai da te“, con una maggiore attenzione per quanto riguarda la sicurezza inframuraria e ulteriori accortezze affinché gli “indesiderati” non si introducano di nuovo nelle abitazioni dei castrovillaresi. Rimane sempre fondamentale, tuttavia, la collaborazione con l’autorità giudiziaria qualora si percepissero movimenti “non abituali” di persone sconosciute al circondario.