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20091101 - ROMA - CRO : CARCERI: SUICIDIO BLEFARI, IMPICCATA IERI SERA CON LENZUOLA. Un interno del carcere di Rebibbia, a Roma, in un'immagine d'archivio. La neo brigatista Diana Blefari Melazzi, condannata all'ergastolo per l'omicidio del giuslavorista Marco Biagi, si e' impiccata ieri sera, attorno alle 22:30, utilizzando lenzuola tagliate e annodate. La donna - secondo quanto si e' appreso - era in cella da sola, detenuta nel reparto isolamento del carcere Rebibbia femminile. Ad accorgersi quasi subito dell'accaduto sono stati gli agenti di polizia penitenziaria che - si e' inoltre appreso - avrebbero sciolto con difficolta' i nodi delle lenzuola con cui la neo brigatista si e' impiccata in cella e avrebbero provato a rianimarla senza pero' riuscirvi. ANSA / ALESSANDRO DI MEO / ARCHIVIO / PAL
E’ iniziato oggi il processo alle guardie carcerarie di Cosenza, accusate di aver aiutato i clan di ‘ndrangheta operanti in città. A pronunciare i nomi di Luigi Frassinato e Giovanni Porco sono stati i collaboratori di giustizia, fuoriusciti dalle cosche nel recente passato. Ai magistrati della Dda di Catanzaro hanno raccontato le presunte condotte delittuose dei due agenti penitenziari. L’accusa, inoltre, ha chiesto di riunire questo processo con quello dell’altro agente carcerario, Franco Caruso (difeso dagli avvocati Carlo Monaco e Anna Maria Domanico) indagato a piede libero. In questo caso il processo davanti al tribunale collegiale di Cosenza è stato fissato per il mese di marzo, ma l’intenzione della Dda di Catanzaro è quella di trattare i casi nello stesso filone processuale.
Processo alle guardie carcerarie, per Frassinato nuova udienza al Riesame
L’avvocato Filippo Cinnante – difensore di Luigi Frassinato – ha richiesto al collegio giudicante la revoca della misura cautelare della custodia in carcere dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio l’ordinanza del Riesame di Catanzaro. I giudici, dopo essersi riuniti in Camera di Consiglio, hanno rigettato l’istanza che ora dovrà essere discussa da una nuova sezione del Riesame di Catanzaro. A Frassinato, comunque, la Dda di Catanzaro contesta anche il reato di usura aggravata. Giovanni Porco, invece, è ancora agli arresti domiciliari dopo che gli avvocati Cristian Cristiano e Santo Orrico avevano ottenuto dal gip distrettuale la modifica della misura cautelare della custodia in carcere. Il processo è stato rinviato al prossimo 4 febbraio.