Il gip del tribunale di Cosenza, Piero Santese, non ha applicato la misura della custodia in carcere, così come richiesto dalla procura di Cosenza, nei confronti dell’insegnante di Acri, Luigi D’Agostino, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rende, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Oltre alla droga, i militari dell’Arma di Acri, avevano trovato anche circa 60mila euro in contanti.

Il giudice cautelare, quindi, ha accolto l’istanza presentata dalla difesa del docente, in servizio presso in istituto comprensivo in provincia di Cosenza, che, da un punto di vista documentale, ha spiegato la situazione di Luigi D’Agostino. Il gip, dunque, atteso lo stato di completa incensuratezza dell’insegnante di Acri e l’assenza di qualsivoglia altra pendenza a suo carico, ha applicato la misura degli arresti domiciliari. L’indagato è difeso dagli avvocati Pierluigi Pugliese e Nicola Feraudo, i quali hanno espresso soddisfazione per il risultato, allo stato, conseguito.