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Il tecnico del Benevento Pippo Inzaghi ha tenuto ieri pomeriggio la sua consueta conferenza stampa. In giornata, inoltre, la squadra partirà per Cosenza in vista del match di domani sera. L’ex Campione del Mondo ha affrontato gli argomenti più interessanti del campionato, praticamente in mano ai sanniti. La classifica, infatti, racconta di un distacco abissale dal Crotone terzo. «Per noi è un bel banco di prova, ma sono sereno perché la squadra sta bene – dice -. Per vincere servirà il Benevento delle migliori occasioni, altrimenti sarà più complicato del previsto».
Il pubblico del Cosenza
Pippo Inzaghi nel corso della sua carriere di allenatore ha avuto modo di capire cosa significhi giocare a Cosenza. Non lo nasconde neppure prima di una gara all’apparenza squilibrato, sempre leggendo la classifica. «Affronteremo una squadra tosta: non meritava di perdere le ultime due partite. Non pensiamo di andare a trovare una squadra in crisi: ha un campo difficile e c’è un tifo incredibile». E’ quindi il pubblico dei Lupi a ricevere ancora una volta elogi da parte da ogni addetto ai lavori.
Inzaghi elogia Piero Braglia
Nella gara di andata Piero Braglia imbrigliò la capolista fino ai minuti di recupero quando, a causa di una distrazione collettiva, Armenteros non trovò la zampata vincente. Memore di quei 90′, Inzaghi tesse le lodi del collega più attempato. «Conosco molto bene Braglia: sa preparare benissimo queste partite – evidenzia -. Hanno poco da perdere perché quando si gioca contro il Benevento è così. Sono convinto che la squadra saprà avvicinarsi alla partita nel modo giusto, magari approcciandola meglio rispetto alle ultime uscite. Sono convinto che la squadra vuole mantenere questi punti di distacco».
Assenze in casa giallorossa
Inzaghi chiude la conferenza pre Benevento-Cosenza parlando delle assenze che caratterizzano l’organico dei sanniti. «Tuia non ci sarà. Avremo qualche assente, ma non c’è nessun problema. Purtroppo avremo Maggio e Improta squalificati. Anche il Cosenza ha qualche problema. Sapevamo che nel ritorno sarebbe stato tutto più complicato. La nostra rosa, comunque, ci fa dormire sonni tranquilli».