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Mister Riccardo Petrucci, attraverso una lettera aperta sui propri canali social, ha ringraziato e salutato la Paolana, squadra d’Eccellenza con la quale si è separato solo qualche giorno fa. Queste le sue parole.
Il saluto di Petrucci
«Sono stato sempre un uomo che non si è mai nascosto, schietto e sincero e continuerò ad essere così. Era doveroso scrivere questa lettera, per poter ringraziare in primis i tifosi della Paolana , pubblico maturo e di altra categoria. Ci tengo a fare delle precisazioni a 2 giorni dal mio esonero perché è giusto che chi ama questi colori debba sapere alcune dinamiche importanti a mio avviso.
La mia avventura con la Paolana inizia con una telefonata dell’attuale Presidente Franco Marcone, persona a mio avviso squisita e competente sotto tutti i punti di vista. Mio chiamò dicendomi: “Mister te la senti di iniziare con Me un avventura non molto facile? Sto acquistando la Paolana che sta rischiando di fallire. Il lavoro è duro e difficile”. Io non mi sono ritirato indietro. Insieme al Presidente abbiamo formato una squadra per poter partire. Non avevamo un solo tesserato a 7 giorni dall’ inizio della Coppa Italia.
Credetemi non avevamo nemmeno un pallone ed un campo. Abbiamo costruito tutto in 4 giorni. Con ragazzi giovanissimi e solo tre o quattro di esperienza. Dico questo non perché voglio meriti. Ma per far capire la dedizione incondizionata per questo sport e sposando insieme al Presidente una situazione surreale che ha del miracoloso vedendola adesso. Sicuramente ci saranno stati errori, ma dettati sempre dall’operato. Del resto si dice chi non opera non sbaglia».
Stima infinita per il Presidente Marcone
«Nei confronti del Presidente Marcone ho una stima infinita, sembra strano sentirlo dopo un esonero , invece è così . Si è partiti in Coppa senza preparazione. Prima partita a Cassano persa, seconda partita con una squadra come l’Altomonte della quale tutti conosciamo il valore tecnico, eppure abbiamo fatto una grande prestazione pareggiando 1-1. Inizio di campionato con una sconfitta meritata a Rende. Ma le partite successive ci siamo ripresi. Dapprima contro il Brancaleone in casa. Un pareggio che a mio avviso ci sta stretto nel quale siamo usciti tra gli applausi di una tifoseria meravigliosa che non finirò mai di ringraziare. Poi la trasferta di Praia con un 3-3 che poteva essere una nostra vittoria. Chi c’era lo può dire.
Ho abbandonato la mia famiglia per poter dare il massimo a questa società e tifosi spettacolari. Per quello che si è fatto dal 5 Agosto ad oggi è come se avessi vinto il campionato. Domenica andate al campo a sostenere questi ragazzi e questa società come voi tifosi sapete fare , meritano tanto sostegno e anche voi tifosi uniti potrete fare la differenza. Chiedo scusa se ho scritto solo dopo due giorni, ma credetemi avevo bisogno di stare con la mia famiglia che oramai era diventata come un fantasma. Vi porto tutti nel Cuore».