Pomeriggio riprenderanno gli allenamenti in casa Cosenza. Non c’è tempo per pensare al ko con il Benevento, sebbene possa risultare fatale all’allenatore. Sì, ci risiamo. L’esonero di Piero Braglia è di nuovo motivo di discussione. Questo nonostante appena qualche giorno fa Guarascio si sia risentito del fatto che siano state messe in dubbio le sue parole. Non è la prima volta che cambia idea repentinamente e poco importa se lo ha confermato fino a giugno davanti alle telecamere. In giornata ha avuto una serie di colloqui con il direttore sportivo Stefano Trinchera. Gli ha chiesto di valutare l’ipotesi di un cambio in panchina. 

Esonero di Braglia o no?

Guarascio ha avanzato la candidatura d Roberto Occhiuzzi, suo uomo di fiducia che non esiterebbe ad accettare. Trinchera, invece, sarebbe per una soluzione più ragionata. E’ combattuto sia dal punto di vista tecnico, che sentimentale. Considera ancora il trainer toscano l’uomo giusto per la salvezza del Cosenza, ma inevitabilmente sta riflettendo insieme al patron. Comunicare l’esonero a Braglia, inoltre, non sarebbe per lui facile considerato il forte legame umano che va avanti da anni. La margherita verrà sfogliata presumibilmente fino a stasera quando verranno sciolte le riserve.

Bisoli e Pillon se non Occhiuzzi

Qualora non scocchi l’ora di Roberto Occhiuzzi, restano due i nomi validi per la panchina rossoblù. In pole c’è Pierpaolo Bisoli, ormai da settimane in attesa della chiamata giusta. Inoltre all’orizzonte resiste la candidatura di Bepi Pillon. Sia chiaro che l’esonero di Braglia non è cosa fatti, anzi nulla è deciso. A costargli caro, nel caso, sarebbe la prestazione offerta dai Lupi col Benevento. Gara in cui mancavano sei pedine titolari.