Il fischio finale di Chievo-Cosenza è stato l’ultimo della stagione calcistica italiana chissà per quanto tempo. Gli uomini di Pillon hanno avuto l’onore, se così si può definire, di chiudere il mondo pallonaro nel Belpaese fino al 3 aprile. Almeno per ora. Alla 28° giornata di campionato, quella conclusasi ieri col 2-0 patito dai rossoblù al “Bentegodi“, i Lupi contano 24 punti. Quando mancano 10 gare al termine della stagione, sono davvero troppo pochi per non farsi assalire dagli spettri delle retrocessioni passate, in pieno stile Canto di Natale di Charles Dickens. Vediamo come stavano le cose nei precedenti campionati di Serie B.

Il Cosenza nella Serie B 1996-1997

Nell’anno della fatal Padova, alla 28° giornata il Cosenza aveva in dote 29 punti, ben cinque in più rispetto al campionato in corso. L’ultimo risultato era il 3-1 con cui gli uomini di Gianni De Biasi, appena rientrato al posto di Franco Scoglio (che lo aveva precedentemente sostituito dalla 16° alla 27°), avevano sconfitto la Salernitana fra le mura amiche del San Vito grazie ai due rigori di Alessio e alla rete di Guidoni. Il ruolino di marcia di Marulla e soci segnava 7 vittorie, 8 pareggi e 13 sconfitte. Dei 29 punti conquistati, ben 22 erano arrivati al San Vito. A Via degli Stadi i Lupi avevano uno score di 5 partite vinte, 7 pareggiate e soltanto 2 sconfitte, ben diverso da quello di quest’anno (2 sole vittorie, 7 sconfitte e 5 pari). 

…e in quella 2002-2003

Molto simile la situazione nel campionato che segnò l’addio del Cosenza Calcio alla Serie B. I punti messi in cascina alla 28° erano 26, quindi due di più rispetto a quelli di questa stagione. Comunque la classifica recitava penultimo posto e retrocessione diretta. A Siena, la giornata in questione terminò 1-0 per effetto della rete di Rodrigo Taddei, che di lì a poco divenne un punto fermo della Roma di Spalletti. Gigi Lentini e soci avevano messo insieme 7 vittorie, 5 pari e ben 16 sconfitte, guadagnando gran parte dei punti (19) in casa (5 vittorie, 4 pari e 5 sconfitte). Una situazione pessima, ma pur sempre migliore rispetto a quella di quest’anno.