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Il portiere 2006 Giovanni Pompei, il terzino 2006 Antonio Barone, il centrocampista classe 2003 Gianmarco Begheldo e l’attaccante classe 2003 Alessandro Arioli. Sono 4 i calciatori che il Cosenza ha dato in prestito durante questa stagione e che torneranno alla base dal 1° luglio in poi.
Buona stagione per Pompei e Barone
Buona la stagione dei primi due. Giovanni Pompei ha collezionato un’altra stagione da titolare con l’Atletico Ascoli in Serie D. La seconda consecutiva. Ventotto presenze totali nel 9° posto finale dei marchigiani. Ancora meglio ha fatto il terzino Antonio Barone (nella foto). Il calciatore si è trasferito a gennaio alla Nocerina dov’è diventato titolare di una squadra che ha chiuso il campionato al 2° posto ed è ancora impegnata nei playoff. Domenica ci sarà la finale tra i molossi ed il Martina Franca. Per Barone 16 presenze complessive, 15 da titolare, ed un assist. Prospetto interessante che il Cosenza potrebbe aggregare alla prima squadra.
Stagione negativa per Begheldo ed Arioli
Gianmarco Begheldo, arrivato a Cosenza l’estate scorsa dalla Virtus Verona, non ha mai avuto l’occasione di esordire con la prima squadra. Un acquisto voluto da Delvecchio ma evidentemente non ancora pronto per la Serie B. Per lui un contratto fino al 2027 e qualche presenza in Primavera, prima del passaggio a gennaio alla Clodiense. Con la società di Chioggia però, l’immediata interruzione formale del prestito il 2 febbraio stesso, anche se il calciatore a Cosenza non si è poi più visto. Tecnicamente al Cosenza Begheldo è già tornato, ma probabilmente lo si rivedrà nel prossimo ritiro estivo. Stagione completamente da dimenticare la sua. Stessa cosa, soprattutto per via degli infortuni, per Alessandro Arioli. L’attaccante si è trasferito in prestito al Chieti in estate. Ma in Abruzzo, sempre in Serie D, ha collezionato la miseria di 88 minuti in stagione, spalmati in 7 presenze. A bloccarlo due brutti infortuni che lo hanno tenuto fermo prima un mese, da metà settembre a metà ottobre, e poi 4 mesi, da novembre a marzo.