La decisione da parte del Presidente Eugenio Guarascio di richiamare Massimiliano Alvini, che già oggi dirige gli allenamenti della ripresa del Cosenza, “brucia”, senza colpa alcuna, un giovane tecnico come Nicola Belmonte, che lascia la panchina rossoblù dopo soltanto 4 partite nelle quali, insieme a Tortelli, ha collezionato un pareggio, una vittoria e due sconfitte nelle ultime due partite.

Da tecnico emergente a disoccupato

La questione legata a Nicola Belmonte è davvero inverosimile. Il tecnico promosso in fretta e furia, è stato travolto da una tempesta in un mese e 4 partite. Il classe 1987 ha interrotto la sua graduale e naturale crescita come allenatore, per approdare sulla panchina dei “grandi”, lasciando la Primavera, nella quale comunque stava facendo bene, e, dopo un mese, si è ritrovato addirittura sollevato dagli incarichi. Ma cosa avrebbe dovuto e potuto fare in sole 4 partite l’allenatore cosentino? Chi ha preso la decisione di promuoverlo ha commesso, per l’ennesima volta, un grande errore, mandando via un giovane allenatore che ha avuto la sola “colpa” di non dire di no alla chiamata della prima squadra. La speranza è che, in vista della nuova si faccia rientrare nei ranghi una figura come la sua all’interno del Cosenza. Anche se, dopo l’esperienza appena conclusa, non è detto che Belmonte sia dello stesso avviso.