Tutti gli articoli di Cosenza Calcio
PHOTO
Il caos Serie B ha preso le prime pagine dei giornali. Quasi più della penultima di Serie A, quanto accaduto ieri nel campionato cadetto ha portato i quotidiani sportivi nazionali a dare estremo spazio alla categoria. Ovviamente anche a Cosenza si è parlato di quanto avvenuto. Un po’ perché coinvolge tre rivali storiche della compagine rossoblù, e questo ci può stare. Un po’ perché lo scenario ricorda molto da vicino quello del 2003, che coinvolse da vicino i Lupi. Ma molto perché c’è la paura che questo caso, come quello del 2021 che riguardò il Chievo, possa ritardare le operazioni di cessione della società.
Già, perché nel comunicato della scorsa settimana si era parlato in modo chiaro di «situazioni concrete in essere ed una, in particolare, potrebbe arrivare alla definizione a brevissimo». Ecco, con i tempi biblici a cui Guarascio ha abituato la piazza, l’uso di questo superlativo assoluto ha messo non poco pepe in città. E il caos maturato in Serie B nelle scorse ore mette paura a una tifoseria che, anche a ragione, vede con più urgenza un passaggio di mano che un ennesimo, impossibile e immeritato colpo di fortuna.
Caos in Serie B, Guarascio non faccia come nel 2021
Insomma, la paura è quella di un film già visto. Diversi i messaggi rincorsi sui social network nel corso della giornata, molti ironici. Molti altri, però, che prospettavano la possibilità per Guarascio di iniziare il famoso gioco dei tempi lunghi. Nel 2021, molto prima che scoppiasse il caso Chievo, chiese a Luca Di Donna di pazientare prima di iniziare il ghosting. Stessa cosa fece con il gruppo iGreco. Gruppo Citrigno? Idem. Forse la speranza di un’ennesima salvezza immeritata, stante il caos che regna in Serie B, potrebbe portare il patron alla scelta di non cedere o di ritardare le operazioni. E invece non dev’essere così.
Non dev’essere così perché il Cosenza non avrebbe alcun merito, ammesso che si verifichi uno scenario simile, nel restare in Serie B semplicemente grazie al caso e al caos. Si tratterebbe soltanto dell’ennesimo colpo di fortuna del patron. Si è parlato di «scenario che potrebbe concretizzarsi a brevissimo»? Ecco, allora che questo «a brevissimo» si concretizzi realmente in tempi normali. E che i tifosi del Cosenza non siano costretti a tenere ancora il lumino di un proprietario che, nel corso della stagione, ha preferito investire in avvocati e ricorsi piuttosto che in qualità nella rosa, condannando i colori rossoblù a un destino scritto. Anche il sindaco Caruso è stato chiaro: «Guarascio passi la mano». Poi, ciò che sarà sarà.