Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza del divieto di avvicinamento alla propria dimora ed al luogo di lavoro, emessa in data 11 ottobre dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Dr. Mario Spagnuolo, a carico di tre fratelli bengalesi.

Sono ritenuti responsabili di una serie di reati nei confronti un altro uomo di nazionalità bengalese. I tre fratelli infatti, da circa un anno, avevano posto in essere nei suoi confronti vessazioni, minacce ed aggressioni così da indurre lo stesso ad abbandonare questo centro, al fine di potersi appropriare della postazione di lavoro, ritenuta dai fratelli vantaggiosa commercialmente. 

I fratelli, ogni qualvolta lo incontravano, lo minacciavano di “tagliargli la testa” e di rivalersi nei confronti delle donne della famiglia, che “avrebbero stuprato” se lui non fosse andato via da Cosenza. A queste minacce sono seguite aggressioni, ultima delle quali nel mese di settembre, allorché era intento a lavorare come ambulante nelle vie centrali della città. Questa situazione ha generato nell’uomo uno stato di ansia e timore per la propria incolumità, tanto da indurlo a non uscire più da casa, rinunciando al proprio lavoro. 

L’esperienza del personale della 3^ Sezione “Reati contra la persona reati contra i minori e reati sessuali” della Squadra Mobile ha consentito agli investigatori di aiutare l’uomo a superare le paure che lo attanagliavano, inducendolo a raccontare le vessazioni, alle quali era sottoposto, consentendo così di intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico dei fratelli, che, riferiti alla competente A.G., hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo dell’emanazione della misura cautelare in argomento.