«Rispetto per Scalea ed i suoi cittadini. Quale consigliere comunale ho ritenuto opportuno chiedere ad Arpacal monitoraggi approfonditi e con attrezzature idonee alle nuove onde 5G su tutte le antenne e stazioni radio installate sul territorio comunale, anche con il supporto dell’Unical.

Con la superiore visione delle Autorità in indirizzo e in attesa che il comune mantenga fede all’impegno assunto un mese fa in consiglio comunale». È l’annuncio del consigliere di minoranza Angelo Paravati, fondatore del movimento politico “Per Scalea”, che da tempo si occupa di inquinamento elettromagnetico, affrontando il tema a muso duro anche nelle aule del consiglio comunale.

Come indicato recentemente dal sindaco Giacomo Perrotta, nel territorio della città di Torre Talao insistono ben 39 stazioni radio di tecnologia 3g, 4g e 5g, circostanza che sta preoccupando non poco la popolazione locale. La lettera a firma di Paravati è stata inviata all’Arpacal, alla procura della Repubblica di Paola, alla Prefettura di Cosenza e al Comando provinciale dei carabinieri forestali dello Stato di Cosenza.

Malori nei residenti

In particolare, a destare preoccupazione è la nuova stazione radio di tecnologia 5g installata di recente in via Fiume Lao. In principio fu la 25enne Erika Scarfone, portatrice di defibrillatore cardiaco, a lanciare l’allarme sulla presunta pericolosità dell’antenna telefonica eretta in pieno centro abitato. La sua battaglia è stata poi abbracciata da altri residenti, tra cui malati oncologici e portatori di pacemaker, fino a interessare le associazioni del territorio e gli esponenti della minoranza consigliare, tra cui Paravati. Nella missiva, il leader di “Per Scalea“, riferisce che in concomitanza con la sua installazione alcuni cittadini starebbero lamentando cefalee, insonnia e patologie cardiache accentuate nei portatori di apparecchi elettromedicali.