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Il titolare di una ditta edile di Cirò Marina è stato condannato a due mesi di detenzione e duemila euro di multa per violazioni al Codice ambientali commesse nel Comune di San Giovanni in Fiore. Nel 2019, infatti, l’imprenditore era stato incaricato dal Municipio di procedere all’adeguamento sismico della scuola elementare “Corrado Alvaro”, ma al termine dei lavori, non ha provveduto a smaltire i rifiuti speciali non pericolosi prodotti durante l’intervento.
La situazione era stata immortalata dai carabinieri a marzo del 2020, con un sopralluogo che aveva accertato come, nel cortile dell’istituto, fossero presenti da più di tre mesi quarantasette metri cubi di calcinacci e altri scarti di lavorazione. L’imputato li aveva lasciati lì a seguito di una diatriba insorta con il Municipio. Riteneva i costi dello smaltimento troppo onerosi e quindi si era rifiutato di ottemperare a quell’incarico. Purtroppo per lui, la giurisprudenza gli ha dato torto. In tema di gestione dei rifiuti, infatti, la legge prevede che la responsabilità gravi sul produttore e sul detentore degli stessi. Un fatto che il Tribunale di Cosenza ha ritenuto «pacifico», pronunciando così un verdetto di colpevolezza.
L’amministrazione silana si era costituita parte civile, pratica ancora poco diffusa tra gli enti locali in tema di reati ambientali. A rappresentarla in aula c’era l’avvocato Enrico Morcavallo. L’imprenditore, tra le altre cose, è stato condannato anche a risarcire il Comune con l’entità del danno che sarà quantificata e poi liquidata in altra sede.