La controversia tra Regione Calabria e Comune di Crotone sullo smaltimento dei rifiuti tossici prodotti dalla bonifica della città pitagorica registra un importante punto fermo. A partire dal 16 giugno, inizieranno gli scavi nelle ex discariche fronte mare. Intanto, le autorità svedesi hanno autorizzato l’esportazione di 40mila tonnellate di rifiuti verso la discarica di Kumla, da completarsi entro il 25 maggio 2026.

Eni Rewind, la società incaricata del progetto, specifica che i rifiuti stimati nei prossimi 7 anni ammontano a circa 360mila tonnellate. Di questi, 40mila saranno inviati in Svezia, via nave dal porto di Gioia Tauro. L’intera operazione avrà un costo equivalente a quello dello smaltimento in Italia, grazie ai minori prezzi svedesi.

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha rivendicato la vittoria del buon senso: “No alla Calabria come discarica d’Italia”. Tuttavia, Eni Rewind avverte che con il nuovo regolamento UE sul divieto di esportazione in vigore da maggio 2026, sarà necessario rivedere i vincoli regionali sullo smaltimento locale, in attesa della sentenza del Tar prevista per il 18 giugno 2025.