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Le vedremo dissolversi lentamente, come candele che si consumano, nel corso di alcuni mesi. Chi si aspettava esplosioni spettacolari con il tritolo resterà deluso: le ciminiere scompariranno dalla skyline di Corigliano Rossano entro il 2026, in modo graduale, nei prossimi due anni. Ci vorranno infatti circa otto-nove mesi per demolire ciascuno di quei due imponenti fumaioli, alti duecento metri e visibili da tutta la Sibaritide, prima che svaniscano per sempre.
Quel “sogno” chiamato industrializzazione
Le ciminiere di una ormai derelitta centrale Enel di Rossano, la cui fase di smantellamento è iniziata dieci anni fa, rappresentano quello che potrebbe considerarsi il “sogno” di industrializzare che si sarebbe potuto realizzare anche il nord-est calabrese dopo Crotone.
Il cosiddetto “pacchetto” Colombo – dal nome del presidente del Consiglio dei ministri di quegli anni – sembrava già aver segnato il destino della Sibaritide dopo i moti di Reggio che avevano innescato il programma di investimenti industriali da realizzare in Calabria e Sicilia per assicurare 40mila posti di lavoro. Quindi industrie, l’autostrada che sarebbe dovuta passare dalle pianure ioniche e non inerpicandosi sulla Sila tra gallerie e viadotti e l’università della Calabria, originariamente prevista nel cuore della piana, poi dirottata dalla politica a Rende. (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)