La perdita dei servizi ecosistemici legata al consumo di suolo non è solo un problema ambientale, ma anche economico a causa della perdita dei servizi eco sistemici, come l’“effetto spugna”, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, oltre alla diminuzione della qualità dell’habitat. L’ultimo periodo monitorato ha visto un incremento di consumo del suolo in Italia (al netto delle rinaturalizzazioni) di 6. 439 ettari (Tabella 1), raggiungendo la ragguardevole cifra di 2. 157. 766 ettari di suolo consumato complessivamente al 2023, distribuito secondo la figura 1 in termini percentuali. I dettagli sono contenuti nel nuovo Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” del Sistema nazionale per la Protezione dell’Ambiente, che comprende Ispra e le Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente.

Da questo monitoraggio annuale, riferisce l’Arpacal, si osserva la perdita di suolo agricolo, direttamente connesso a fondamentali servizi ecosistemici che può fornire; ma anche impermeabilizzazione del suolo con i conseguenti rischi indotti legati al dissesto idrogeologico, che espone una frazione sempre maggiore di popolazione alle conseguenze.

La Calabria, rispetto a questo fenomeno, registra una percentuale del 5,08% rispetto alla media nazionale del 7,16%, con un consumo di suolo netto registrato nell’ultimo periodo pari a 138 ettari.

La provincia che ha fatto registrare un maggiore consumo di suolo in quest’ultimo anno è quella di Cosenza e l’ultima quella di Reggio Calabria. Dai dati desunti dalla mappatura, il consumo di suolo per abitante nell’ultimo anno monitorato si attesta su un valore di 0. 75 metri quadri.

Su base provinciale, il dato disaggregato di consumo di suolo per abitante restituisce il quadro raffigurato nella figura 3, dove spicca la provincia di Crotone come capofila per questo parametro.

A livello comunale, è il comune di Reggio Calabria che registra il maggior suolo consumato mentre, con riferimento esclusivamente all’ultimo periodo monitorato, è il territorio comunale di Amendolara che presenta il maggior consumo di suolo con 24 ettari, segue il comune di Crotone che ne consuma 13.  Con riferimento al comune di Amendolara, sul cui territorio si è registrato il valore più alto di consumo di suolo della regione (24 ettari nell’ultimo periodo monitorato), ciò che potrebbe sembrare un valore apparentemente anomalo, in realtà è consumo di suolo legato alla realizzazione del 3° Megalotto della S.S. 106 Jonica.