Nel centro storico di Cosenza, nei giorni 16 e il 17 febbraio 2024, si è tenuta la II edizione della Winter School dal titolo “Eco-Comunità: visioni per il lavoro e la governance sostenibile“. La Winter School è stata organizzata dalle Associazioni Primavera della Calabria, Progetto Meridiano, in collaborazione con “RIAGITA Lab. Ripensare, Ripartire, Agire, Laboratorio città Italia”. L’iniziativa si è svolta nella “Dimora storica Giostra Vecchia”, location d’eccezione collocata nel cuore della città, a pochi passi dal Castello Svevo e dal Liceo Telesio.

La Winter School si è articolata in due Panel di confronto distinti ma, al contempo, tra loro collegati.
Ai due Panel hanno preso parte numerosi esperti e professionisti del settore, vari studiosi, ed alcuni operatori economici che hanno approfondito e discusso azioni e strumenti necessari per mettere in pratica due priorità della Area Urbana (“territorio cosentino”) che gravita intorno alla città di Cosenza, che attualmente versa in condizioni di crisi demografica e finanziaria, come tante altre città meridionali.

Il primo Panel – il venerdì 16 febbraio – ha approfondito le tematiche socio-economiche, bio-urbanistiche, politiche ed amministrative della “Bio-regione urbana del Crati”, il progetto di ricerca-azione, che alcune Associazioni stanno portando avanti secondo approcci che sono stati introdotti anni fa da urbanisti e territorialisti (come Alberto Magnaghi ricordato nella primo Panel a pochi mesi dalla scomparsa) che hanno qualificato i modelli bio-regionali come pratiche progettuali e gestionali eco-sistemiche, inclusive, collaborative dinamiche e transcalari.

I professori Scaglione e Palermo hanno tratteggiato il significato urbanistico del concetto e hanno fornito alcuni casi e metodologie di studio molto interessanti sulla scala europea (Barcellona), nazionale (Trento) e regionale (individuando cluster di “città di città” ovvero di “città di paesi”, e discutendo di “città-territorio”, città diffusa e sprawl urbano e design territoriale).

Sono intervenuti esponenti del Sindacato e di Associazioni civiche e ambientali che stanno elaborando posizioni plurime sulla “città circolare” come opzione per la città unica in costruzione, nel perimetro di cittadinanza sociale che pretende qualità della vita (verde pubblico e servizi) e condizioni di lavoro concretamente esigibili e dignitose.

Ricco il dibattito incentratosi sulle opzioni possibili per la fusione comunale (per legge regionale in approvazione, al momento oggetto di dibattito pubblico) nell’ambito di un territorio in grave crisi che cerca da tempo il suo “genius loci”. I cittadini attivi – è stato segnalato – chiedono alle istituzioni la realizzazione di “palestre” partecipative in cui praticare, in concreto, percorsi condivisi verso una città unica concretamente “sostenibile” (sia socialmente sia ambientalmente).

In tale quadro, nel secondo Panel l’attenzione si è concentrata specificatamente sul “Contratto di Fiume del Crati” e sul rapporto tra investimenti verdi, investimenti blu e green jobs per come si stanno evolvendo le scelte di indirizzo sui tavoli nazionali e regionali. Il CDF è stato presentato come una pratica volontaria di pianificazione e di progettazione coordinata che sviluppa una sempre più essenziale “cultura dell’acqua” per come la legge italiana sta da tempo determinando (in attuazione dei principi europei e degli obiettivi di Agenda 2030) e per come alcune regioni stanno già facendo.

Dopo la relazione del professore Passarelli, urbanista e presidente della sezione regionale INU, si sono succeduti dettagliati interventi di operatori del settore e qualificati professionisti che hanno evidenziato criticità e potenzialità dello strumento con riferimento anche ai servizi ecosistemici che i fiumi offrono alle aree urbane e ai territori che atttraversano (i riferimenti concreti nel Panel sono stati il fiume Cardone, lo Jassa, il Busento e il Crati). Alla chiusura dei lavori della Winter School, le associazioni presenti hanno convenuto di organizzare un momento formativo (e di avanzamento di proposte) in un prossimo evento – una Summer School – che si terrà nell’altopiano della Sila. Nel video allegato in apertura di articolo le interviste sul tema a Walter Nocito, docente dell’Università della Calabria, ed a Pietro Tarasi, presidente di Progetto Meridiano.