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L’Italia e il resto d’Europa stanno affrontando una crisi senza precedenti riguardante i ghiacciai alpini. I risultati della campagna “Carovana dei ghiacciai 2024” di Legambiente, in collaborazione con Cipra Italia e il Comitato glaciologico italiano, mostrano un quadro allarmante. Dal 5 agosto al 9 settembre, la campagna ha documentato il rapido declino dei ghiacciai in sette tappe, evidenziando il grave stato di deterioramento.
I ghiacciai alpini si stanno ritirando a ritmi preoccupanti. In molte aree, come le Alpi, i ghiacciai hanno lasciato spazio a rocce e detriti, segnando una trasformazione radicale del paesaggio montano. I ghiacciai, da tempo in agonia e coma irreversibile, si stanno dissolvendo, con una velocità di fusione aumentata notevolmente a partire dagli anni 2000. La situazione è critica non solo in Italia, ma si estende anche alla Francia, alla Slovenia e ad altre regioni alpine. Il rapporto sottolinea come l’aumento degli eventi meteo estremi abbia accelerato fenomeni di frane e colate detritiche, rendendo le montagne più instabili.
Le previsioni per il futuro sono inquietanti. Se il riscaldamento globale raggiunge i 2,7 gradi Celsius entro il 2100, l’Europa centrale potrebbe perdere completamente la sua copertura glaciale. Questo scenario catastrofico evidenzia l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Durante la campagna di Legambiente, sono stati osservati 12 ghiacciai speciali. Tra questi, il ghiacciaio di Flua sul Monte Rosa è ormai estinto, mentre i ghiacciai delle Alpi Giulie, come il Canin in Friuli e il Triglav in Slovenia, sono ridotti a cumuli di neve. Anche il ghiacciaio della Mer de Glace sul Monte Bianco, il tetto d’Europa, ha perso 300 metri di spessore in oltre 100 anni. La Marmolada potrebbe scomparire entro il 2040, insieme ai ghiacciai sotto i 3500 metri.
Il ghiacciaio di Fellaria ha mostrato una velocità impressionante di ritiro, dando origine a un grande lago proglaciale, grande quanto 30 campi da calcio. Questo cambiamento rapido non solo altera il paesaggio, ma crea anche nuovi ecosistemi in aree precedentemente coperte di ghiaccio.
Legambiente e il Comitato glaciologico italiano lanciano un appello urgente per una nuova governance europea e internazionale dei ghiacciai. Propongono cinque azioni cruciali: l’attuazione del Piano di adattamento nazionale e di piani locali, promuovere un turismo sostenibile in alta quota, aumentare la coscienza ambientale e l’attenzione ai rifiuti, tutelare i nuovi ecosistemi e sviluppare un Piano nazionale per lo smantellamento degli impianti dismessi.