Sono 496 i nuovi contagi da Coronavirus in Veneto secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 28 morti. Nelle ultime 24 ore 715 tra dimessi e guariti. Fonte: AdnKronos
Rt di 0,63 e terapie intensive sotto la soglia critica. E’ il quadro che Luca Zaia, governatore del Veneto, delinea per l’emergenza coronavirus nella regione. “Oggi è la giornata dalla classificazione, i nostri uffici hanno calcolato un Rt di 0,63, molto basso rispetto alla prospettiva di cambio di zona, rafforzato anche dal fatto che abbiamo
Sono 668 i contagi da coronavirus in Veneto oggi, 5 febbraio. Vengono registrati altri 25 morti. Sono i dati resi noti dal governatore Luca Zaia. “La quota di tamponi è di 3.802.140 molecolari e 2.713.598 tamponi rapidi. Sono stati rilevati 668 positivi nelle ultime 24 ore, con 31.618 tamponi, con un’incidenza del 2,11%. Un’incidenza bassa
“Io credo che in Veneto la terza ondata sia arrivata. Ci siamo presi una bella ‘sventolata’ e lo dimostra il numero di ricoveri e di mortalità eccezionale solo in un mese e mezzo”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa, parlando dell’emergenza coronavirus. Il governatore del Veneto
Le scuole superiori in Veneto resteranno chiuse fino al 31 gennaio. Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia facendo riferimento ad un’ordinanza valida fino alla fine del mese, vista l’emergenza coronavirus. “La regione può intervenire, non è una contrapposizione con il governo. Noi tutti vorremmo le scuole aperte, ma in questo momento non mi sembra
Situazione meteo molto critica al nord dove il maltempo ha causato gravi danni. Violente piogge hanno colpito il Piemonte, la Liguria, la Valle d’Aosta ed il Veneto. Sono due i dispersi in Piemonte, uno a Varallo Sesia in provincia di Vercelli e uno a Colle di Tenda nel cuneese. Al momento sono in corso le
Il Fatto Quotidiano questa mattina ha fotografato regione per regione la fase-2 in Italia. Le situazioni sono differenti a secondo della curva di contagio del Covid-19, ma da latitudine a latitudine cambia decisamente tanto. Anche come non ci si aspetterebbe, talvolta. Da nessuna parte sarà il “liberi tutti” che qualcuno auspicava. Resterà «il divieto di assembramento, il distanziamento
– DI GIANLUCA PALMA – È la cosa più macabra di questa pandemia. Non poter dare l’ultimo saluto ai propri cari in fin di vita. Niente funerali, almeno fino al 4 maggio (stando al nuovo Dpcm) e divieto categorico per i familiari dei pazienti di avvicinarsi agli ospedali. Nella routine ospedaliera, infatti, il medico chiama
Dopo i due casi accertati in Valle d’Aosta, il coronavirus è ufficialmente presente in tutte le regioni italiane. La Protezione civile, nel corso della consueta conferenza stampa giornaliera, ha comunicato i dati relative alle province. In Lombardia sono 2251 le persone contagiate. Ecco l’emergenza coronavirus provincia per provincia. Le province infette in Lombardia (2251 casi)
Nel corso dell’unica conferenza stampa tenutasi nel Dipartimento della Protezione Civile a Roma, il commissario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli ha aggiornato il bollettino giornaliero. 1049 persone hanno contratto il virus in 13 Regioni e in una Provincia autonoma Di questi: 543 si trovano in isolamento domiciliare 401 ricoverati con sintomi 105 in terapia intensiva
Il Governo italiano ha deciso di prorogare la chiusura delle scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna fino al prossimo 8 marzo. E’ quanto prevede il Dpcm che il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte ha annunciato per la giornata di domani. Alcune delle decisioni, però, già sono a conoscenza degli organi di informazione.
La Sanità calabrese soffre da anni di carenze di organico e l’Asp di Cosenza non rappresenta certo un’eccezione. I problemi che il Paese sta vivendo per la paura del coronavirus hanno reso ancora più urgente colmare quei vuoti. Lo sa bene Carlo Guccione, che accende i riflettori sul Servizio di Igiene pubblica e Medicina preventiva
C’è da restare a bocca aperta. La conference call odierna tra i vertici della Lega di Serie B e gli organismi competenti non ha prodotto niente. Anzi, dilata ulteriormente i tempi di attesa. L’emergenza legata al Coronavirus sta tenendo in scacco la seconda categoria nazionale, con 20 squadre che sanno come muoversi. A pochi giorni
Il coronavirus uccide il primo italiano. Si tratta di un 77enne di Monselice, provincia di Padova, ricoverato oggi in ospedale dopo la scoperta della malattia nata in Cina. A dare l’allarme era stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Quest’ultimo ha deciso di chiudere l’ospedale e svuotarlo completamente, ma per fare ciò serviranno alcuni
Quattordici casi in Lombardia e due in Veneto (UNO DEI DUE E’ MORTO, LEGGI QUI). Il coronavirus è ufficialmente in Italia. La malattia, sviluppatasi in Cina, ormai ha varcato i confini nazionali, visto che i contagi riguardano anche soggetti che non sono mai stati nel Paese asiatico. Un numero, però, destinato a salire. A confermarlo
Il Decreto Calabria si sta trasformando in un flagello, che si è abbattuto su un sistema sanitario calabrese già fragile e sta facendo sempre più danni. Assistiamo con una certa meraviglia che anche chi ha concorso all’approvazione parlamentare di questa legge ora chiede urgentemente delle modifiche. Però, quello che ci meraviglia ancora di più, è che
L’art. 116, comma 3 Cost., consente alle sole Regioni ordinarie di chiedere l’attribuzione di «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» concernenti le materie contenute nell’elenco dell’art. 117, comma 3, Cost., nonché alcune di quelle indicate dal secondo comma del predetto articolo, ad oggi di competenza esclusiva statale. Questa norma, apparentemente una sorta di lettera