L’assunzione del dottor Andrea Bruni alla guida dell’UOC Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Annunziata di Cosenza è finita al centro di un’indagine giudiziaria. La Guardia di Finanza ha sequestrato gli atti relativi alla nomina firmata dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Antonello De Salazar.

La decisione della magistratura è arrivata poche ore dopo la pubblicazione di un post Facebook da parte di Carlo Guccione, ex consigliere regionale del Pd, che ha denunciato l’episodio con parole nette: «Assunzione con ombre all’Ospedale Annunziata. Il direttore generale De Salazar ha firmato il contratto di assunzione del dott. Andrea Bruni come direttore dell’UOC Anestesia e Rianimazione, nonostante le indagini in corso e i dubbi sulla regolarità dei titoli presentati. Certo, il dott. Bruni può vantare altre “referenze” importanti: è stato consulente personale del governatore Occhiuto e ha una madre che è vicesindaco del Comune di Aiello Calabro. Ma è questo il merito che serve per dirigere un reparto vitale come la rianimazione? PD, dove sei? È ora di svegliarsi».

Sanità, indagato il medico Andrea Bruni

Andrea Bruni, 38 anni, è attualmente indagato dalla procura di Catanzaro insieme al collega Eugenio Garofalo nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge anche il policlinico universitario Mater Domini. Entrambi i professionisti sono accusati di truffa per aver svolto attività libero-professionali in cliniche private, senza autorizzazione, in violazione del contratto esclusivo con l’ospedale e con l’Università Magna Graecia.

Per Bruni il gip ha disposto il sequestro di 62.357 euro, somma che corrisponderebbe ai compensi percepiti in violazione del regime di esclusività. L’inchiesta ha inoltre accertato la partecipazione di Bruni e Garofalo a società private operanti in ambito sanitario: in una di queste, Bruni risulterebbe amministratore unico; in un’altra, entrambi avevano quote di controllo.

Secondo la ricostruzione contenuta nell’ordinanza, Bruni avrebbe dimostrato consapevolezza della natura illecita delle attività extra moenia, chiedendo in alcuni casi autorizzazioni solo per incarichi gratuiti, al fine di aggirare formalmente le regole.

Nonostante ciò, pochi giorni fa Bruni è stato nominato primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Annunziata, suscitando perplessità e reazioni politiche. Oltre al suo recente incarico, il medico è stato anche consulente personale del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto per il raccordo istituzionale in ambito sanitario.

L’indagine, ancora nella fase preliminare, dovrà accertare eventuali profili penali connessi all’assunzione e alla documentazione presentata. Intanto, gli atti dell’Asp sono stati acquisiti dalla Guardia di Finanza per ulteriori verifiche.