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La vicenda della Baker Hughes e del ritiro dell’investimento da 60 milioni di euro al porto di Corigliano-Rossano ha tenuto banco anche alla riunione del Consiglio Generale della Cisl di Cosenza, convocato per un’analisi dei dati diffusi dall’Inps sui livelli occupazionali e per un confronto sull’andamento degli investimenti del Pnrr e delle politiche di coesione attivate attraverso l’impiego dei fondi europei.
Coordinato da Giuseppe Lavia l’incontro ospitato nella Sala Nova del Palazzo della Provincia, ha consentito di mettere a fuoco le strategie che il sindacato dovrà portare avanti per il superamento della precarietà del lavoro e per sostenere l’inclusione sociale soprattutto delle categorie più deboli. Tra gli ospiti il segretario confederale nazionale Ignazio Ganga.
Tranchant le affermazioni del segretario regionale Tonino Russo sulla questione Baker Hughes: «Finalmente dopo 50 anni c’era l’opportunità di mettere in funzione un porto che è costato alla collettività denaro pubblico e ci siamo fatti sfuggire questa occasione. La rabbia deriva soprattutto – ha affermato ancora Russo – dal fatto gli intoppi burocratici sono venuti fuori in un’area Zes, cioè in una zona istituita proprio per consentire procedure semplificate.
Quanto avvenuto decreta di fatto la impossibilità per qualsiasi imprenditore serio di venire qui a fare investimenti. La preoccupazione è che questo sia l’inizio di un declino. Anche per l’investimento sulla statale 106 – avverte Tonino Russo – più o meno per lo stesso meccanismo c’è il rischio che entro la fine dell’anno non si chiudano le procedure per cui ANAS potrebbe disimpegnare le risorse per destinarle altrove».
Sui motivi che hanno portato a questo epilogo il sindacalista non ha dubbi: «Non credo ci sia qualcuno che abbia interesse ad allontanare un gruppo serio come Baker Hughes. Parlerei di beghe politiche e non di interessi. Sono le affermazioni che maledettamente vengono pronunciate durante le campagne elettorali, buttate così al vento su cui poi non si riesce a fare marcia indietro. Quindi è sciatteria – ha concluso – sciatteria politica. E questo va denunciato con forza».