Si è svolto ieri, nei locali dell’Hotel San Francesco a Rende, l’attivo unitario dei lavoratori e lavoratrici idraulico-forestali della Provincia di Cosenza. L’attivo unitario riguardante l’approvazione della firma dell’ipotesi di rinnovo di contratto integrativo, è stato moderato da Antonio Pisani, segretario Fai Csl Cosenza, la relazione introduttiva è stata svolta da Giovambattista Nicoletti della Flai Cgil Comprensorio di Cosenza e le conclusioni sono state tratte da Pasquale Barbalaco segretario Uila Uil Calabria.

Attivo unitario, le parole dei relatori

Nel corso dell’attivo è emersa la soddisfazione per un traguardo importante per lavoratori e lavoratrici e per le organizzazioni sindacali, ovvero il rinnovo del contratto che arriva dopo 13 anni. Un contratto che prevede un aumento economico di 50 euro in due tranche in linea con gli indici Istat. «Sono stati mantenuti articoli importanti del precedente contratto – spiegano i sindacati – come la la cassa integrazione in deroga anticipata e integrata da parte dell’azienda fino al raggiungimento del 100% della retribuzione». E ancora: «Resta invariata la modalità di pagamento della malattia, ma soprattutto si riporta il pagamento del rimborso chilometrico ad un quinto del costo della benzina, eliminando il sistema delle fasce».

Le novità del contratto

Il nuovo contratto contiene richiami a organizzazioni dei cantieri e attività di pronto intervento, libertà sindacali, politiche di genere, sicurezza sul lavoro e ricambio generazionale. «Questo rappresenta – proseguono le sigle – la vera svolta per un comparto che ha decisamente bisogno di energie fresche». Ma non solo. «Nel nuovo contratto si è colmato anche un gap rispetto all’inclusione di lavoratori e lavoratrici della sorveglianza idraulica, finora normati da un regolamento annesso alla vecchia contrattazione. Un risultato frutto questo di incontri e mediazioni con l’azienda Calabria Verde». Grande soddisfazione per i sindacati, insomma. «Ora restiamo in attesa della ratifica certa – concludono – della copertura economica e poi avanti con altre sfide, a partire dal portare a termine il percorso delle qualificazioni».