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L’ultimo bilancio ufficiale è di almeno 144 morti e 732 feriti in Myanmar. L’epicentro del sisma è stato localizzato a nordovest della città di Sagaing, stato d’emergenza in 6 regioni. A Bangkok almeno 8 morti dopo il crollo di un grattacielo in costruzione
Potrebbero essere “migliaia” le morti causate da un fortissimo terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito oggi, 28 marzo, il sud est asiatico, con epicentro nella parte centrale del Myanmar. Il sisma è stato avvertito in Cina e in Thailandia, con conseguenze drammatiche anche a Bangkok dove un grattacielo in costruzione è crollato. Lo ha reso noto l’Usgs, l’istituto geologico americano, secondo cui l’epicentro del sisma è stato localizzato 16 chilometri a nordovest della città di Sagaing, a una profondità di 10 chilometri, alle 14.20 ora locale, le 7.20 in Italia. Una seconda scossa di magnitudo 6.4 si è poi registrata 12 minuti dopo la prima con epicentro a 18 chilometri a sud di Sagaing.
Si teme in Myanmar ”un alto numero di vittime” e ”danni ingenti ed estesi”, afferma l’US Geological Survey, che sul proprio sito Internet stima che potrebbero esserci ”migliaia di vittime”. Riferendosi alla stima sui decessi, l’Usgs parla di ”allerta rossa per vittime e perdite economiche correlate alle scosse” sismiche. ”E’ probabile un numero elevato di vittime e danni estesi, il disastro è verosimilmente esteso” si legge sul sito dell’Usgs.
Viene anche sottolineato che ”la popolazione di questa regione risiede in strutture vulnerabili alle scosse sismiche, sebbene esistano strutture resistenti. I tipi di edifici vulnerabili predominanti sono quelli informali, costruiti ad esempio in metallo o legno, e quelli con materiale sconosciuto o vario”. Per quanto riguarda ”le perdite economiche stimate” dall’Usgs, ”ammontano al 60-70% del Pil di Myanmar”.
Intanto la Caritas fa sapere che nella diocesi di Mandalay tutti gli operatori e le operatrici di KMSS sono al sicuro, ma alcune delle case dove vivono, sono crollate. Le telecomunicazioni sono limitate. Il direttore della diocesi di Mandalay ha riferito che molte persone nella città sono ancora disperse. È impossibile contattare i propri familiari a causa dell’interruzione delle comunicazioni”.
Secondo quanto spiegato in precedenza da un membro di una squadra di soccorso di stanza a Mandalay alla Bbc, “i danni sono enormi” e “anche il numero di morti è piuttosto alto. Il numero esatto delle vittime non è ancora noto, ma è almeno nell’ordine delle centinaia”, le parole del soccorritore.
Un ospedale nella capitale è stato dichiarato “area con molte vittime”. Cinque bambini e un novizio hanno quindi perso la vita nel crollo del monastero di Wailuwun a Taungoo, rende noto il sito di notizie locale ‘Eleven Myanmar’ con un post su ‘X’. Giornalisti dell’Afp a Naypyidaw hanno visto strade divelte dopo la scossa e pezzi di cornicioni dei palazzi nelle vie.