«Sicuramente entrando nel mio showroom -laboratorio si deve fare un cambio di paradigma, ritornare a quella che era la consuetudine del “tempo per fare le cose”: un capo che si crea da zero ha bisogno di tempo per pensare al modello, di tempo per scegliere la stoffa ed il colore. Insomma ridare valore alle cose capendone il tempo necessario per la loro realizzazione, soprattutto se più elaborate o particolari».

Serena Cavallo è una ragazza cosentina che ha lasciato la Calabria a 18 anni per studiare Finanza all’università Bocconi di Milano. Ma di bilanci, banche e strumenti derivati a lei non importava nulla. Dopo diverse esperienze all’estero, alcune anche esaltanti, decide finalmente quale dovrà essere il suo futuro.

«Correva l’anno 2018 e, durante il periodo di Natale trascorso in Calabria, ho finalmente compreso che solo la passione poteva salvarmi; le ho passate in rassegna dunque le mie passioni ma molte richiedevano troppi anni per raggiungere un livello di sufficienza: il canto, la danza, il disegno e la pittura, eccetto una, il cucito”!

Studio, costanza, impegno, curiosità, voglia di imparare e di sperimentare: tutte cose che Serena ha fatto in questi 5 anni e che continua a fare ogni giorno. 

«Iniziando a lavorare col passaparola, sono passata alla necessità di spazi più grandi e interamente dedicati a questa attività, basata su pochi ma indiscutibili valori: ricercatezza e qualità dei tessuti, personalizzazione e unicità di ogni singolo capo (sia quelli fatti su misura che quelli prêt à porter), cura massima nelle finiture e attenzione al dettaglio.

Tutte queste cose trovano fondamento nella consapevolezza di non dover competere con i grandi colossi del fast fashion, attraenti nello stile ma non attenti alla qualità e alle condizioni di produzione; ma, soprattutto, nella convinzione che le cose belle e ben fatte non passano mai di moda dopotutto, “la moda passa, lo stile resta”, per citare Mademoiselle Chanel».

Una grande e coraggiosa sfida quella di Serena. «Alle mie clienti dico sempre che dobbiamo pensare e realizzare un capo che le faccia stare bene e sentire a proprio agio; un capo che prenda vita innumerevoli volte, indossandolo in diversi contesti e situazioni. Come si può capire, il lavoro su misura nasce da richieste specifiche delle clienti, per eventi, cerimonie o altro; a latere, quando non sono impegnata su questi progetti, creo dei capi, unici nel modello o nel tessuto utilizzato, che una cliente, se della taglia giusta, può acquistare direttamente».

In questi anni Serena ha avuto anche la possibilità di collaborare con una compagnia teatrale della Brianza per l’ideazione e la realizzazione dei costumi del musical che hanno messo in scena, tratto dal Re Leone. «Ho sempre amato il mondo del teatro e degli spettacoli; l’insieme di musica, palcoscenico, luci e attori crea una magia speciale e stare dietro le quinte per contribuire a quella magia, lo è altrettanto».

Le settimane a venire sarà impegnata nella confezione di alcuni abiti per un concorso di bellezza che si terrà a Napoli a novembre, Miss Europe Continental. «Non so cosa deriverà da questa partecipazione, ma intanto mi godo la realizzazione di due outfit da red carpet, nuove sfide di modellistica e tessuti complessi, oltre alle mie clienti on demand».

Nelle scorse settimane Serena Cavallo ha inaugurato a Milano il suo showroom di abiti sartoriali. L’inaugurazione è andata benissimo, tanta gente, tanti gli apprezzamenti per i tessuti, per i capi già fatti, il laboratorio. «Non posso che essere contenta e carica per l’energia che mi è stata trasmessa». Ora per Serena comincia il periodo più bello ed esaltante della sua giovane vita: da qui parte la sfida verso i più importanti traguardi del mondo della moda.