Può un territorio cambiare, anche da un punto di vista sociale, attraverso l’architettura? Questo è l’interrogativo al centro della convention organizzata domani a Palazzo Arnone  dall’Istituto Nazionale di Architettura In/Arch e ANCE in collaborazione con Archilovers.  

L’istituto è stato fondato nel 1959 da Bruno Zevi, architetto, critico e storico dell’arte, con l’impegno di promuovere e coordinare gli studi sull’architettura valorizzarne i principi e favorirne l’applicazione, mediante l’incontro delle forze economiche e culturali del paese che partecipano al processo edilizio.

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La cerimonia vedrà la partecipazione del professore Michele Cannatà a cui la giuria ha conferito il Premio alla Carriera.  Il suo lavoro, ideato insieme alla compagna di vita e partner professionale Fátima Fernandes, nello studio Cannatà & Fernandes Architetti, è una perfetta sintesi tra la sua origine calabrese e le contaminazioni mediterranee.

Il premio Bruno Zevi sarà conferito a “Welcome to BelMondo” di La Rivoluzione delle Seppie e Collettivo Orizzontale, ai quali è stato riconosciuto il ruolo cardine nella promozione e diffusione della cultura architettonica contemporanea in Calabria.

Ma ci saranno anche diversi premi e menzioni d’onore tra le 49 candidature pervenute e nel corso della cerimonia si conosceranno le opere selezionate. Fra queste e proprio nell’ottica di una progettazione architettonica in grado di incidere sul tessuto sociale c’è anche l’architetto Vincenzo Corvino che ha realizzato la nuova Procura della Repubblica di Catanzaro insieme a Giovanni Multari.