Una donna residente a Cosenza, ha presentato una denuncia per responsabilità colposa in ambito sanitario dopo la morte improvvisa del marito, M. M., 56 anni, deceduto nella tarda mattinata di domenica 19 ottobre presso il Pronto soccorso dell’ospedale Annunziata.

La querela, presentata dall’avvocato Elvira Domanico, è stata formalizzata presso la Stazione Carabinieri Cosenza Centro. La procura di Cosenza, coordinata dal procuratore capo Vincenzo Capomolla, ha aperto un fascicolo d’indagine con l’ipotesi di omicidio colposo. Mercoledì sarà eseguita l’autopsia.

Il malore in casa e l’arrivo del 118

Secondo quanto riferito dalla donna ai militari, tutto sarebbe iniziato intorno alle 7 del mattino, quando il marito, mentre si trovava a letto, ha improvvisamente accusato un forte malore. All’arrivo del 118, i sanitari, avrebbero trovato l’uomo cosciente invitandolo a recarsi al pronto soccorso per ulteriori accertamenti. La vittima - riferisce la moglie - si sarebbe alzata da sola e sarebbe salita sull’ambulanza con le proprie gambe.

Le ore in ospedale

Una volta giunto all’ospedale Annunziata di Cosenza, l’uomo è stato preso in carico dal personale del pronto soccorso. La moglie, che lo ha raggiunto verso le 8:30, racconta di aver ricevuto rassicurazioni iniziali: «Mi dissero che era in attesa di visita e che le analisi erano buone».

Intorno alle 11, la donna ha potuto vederlo brevemente: «Era disteso su una barella, affaticato ma lucido, mi ha chiesto di accompagnarlo in bagno». Dopo averlo riportato al suo posto, gli infermieri avrebbero comunicato che sarebbe stata effettuata una TAC, anch’essa con esito ritenuto nella norma, in attesa di una consulenza neurologica.

Il ritrovamento nel bagno

Poco dopo le 12, la moglie si sarebbe recata nuovamente a chiedere notizie del marito. Non trovandolo sulla barella, ha chiesto a un altro paziente, che le avrebbe riferito che l’uomo era andato in bagno «e non era più tornato». A quel punto, la donna ha aperto la porta del bagno e lo ha trovato «seduto sul wc, con la testa reclinata all’indietro e le mani penzoloni». Ha lanciato l’allarme, e il personale sanitario è accorso tentando di rianimarlo.

L’apertura dell’inchiesta

La donna, assistita informalmente da familiari, ha chiesto che vengano accertate eventuali responsabilità mediche nella gestione del marito durante la permanenza in pronto soccorso. Il reato ipotizzato, come detto, è quello di omicidio colposo o lesioni personali colpose in ambito sanitario.