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Teme il peggio il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, dopo aver ricevuto la notizia del secondo caso di coronavirus nella sua città, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria in Italia. Si tratta di un 65enne, risultato positivo al tampone, solo perché era destinato a lasciare il reparto di Medicina generale dell’ospedale Spoke di Castrovillari per essere trasferito in una Rsa del luogo.
L’uomo, ora ricoverato presso il reparto di “Malattie Infettive” di Cosenza è rimasto nella struttura ospedaliera di Castrovillari per circa dieci giorni, a seguito di una caduta in casa che aveva costretto le forze dell’ordine intervenute nel suo domicilio a richiedere l’intervento dei sanitari del 118. I sanitari poi lo hanno portato in Pronto Soccorso e successivamente i medici hanno optato per il ricovero in Medicina. Qui ha ricevuto le cure del caso, venendo a contatto con il personale sanitario del reparto. Non essendo un caso sospetto Covid, le procedure sono diverse rispetto a quelle persone che rientrano nella casistica, sulla base della sintomatologia, dell’infezione da coronavirus.
Oggi, dunque, la situazione è costantemente controllata dall’Asp di Cosenza che ha già ricostruito la catena dei contatti, individuando oltre 100 persone, tra coloro che hanno avuto un rapporto diretto e indiretto col paziente castrovillarese. Il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito ha comunicato che nelle prossime ore il personale sanitario (medici, infermieri e Oss) sarà sottoposto a tampone e, ovviamente, nessuno si augura che l’ospedale di Castrovillari diventi un nuovo focolaio, come “Villa Torano”. La speranza di tutti è che il secondo caso di Covid19 rimanga circoscritto ad una sola unità.