Da oggi stop all’obbligo di mascherine all’aperto. L’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede comunque che anche in zona bianca vengano sempre portate con sé e restino obbligatorie in caso di assembramenti. Fa eccezione la Campania: l’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca dispone il mantenimento di obbligo di mascherina all’aperto.

Mentre ovunque si parla di ripartenza (definitiva) qualche dubbio rimane perché se è vero che i contagi sono in diminuzione al Nord, al Sud, e anche in Calabria la situazione non è ancora stabilizzata. Basti pensare che solo ieri Reggio Calabria segnava più di seicento casi, 181 Catanzaro, 114 Cosenza, 232 Crotone, 624 Reggio Calabria, 260 Vibo Valentia.

Nonostante questo la road map per uscire dalle strette è avviata. Le mascherine sono obbligatorie al chiuso fino al 31 marzo ma già si guarda oltre quella data e si parla di fine dello stato di emergenza.

Eppure alcuni esperti avvertono: è troppo presto per eliminare le mascherine con questa circolazione del virus e la variante Omicron. Ieri in Italia sono stati 75.861 i nuovi contagi da coronavirus e sono stati registrati altri 325 morti, secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute.

L’ordinanza

Nell’ordinanza sulle mascherine del ministro della Salute si legge che «fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private».

Il provvedimento specifica inoltre che l’obbligo «non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico».