“Devo solo arrivare alla quinta elementare”, cantava Dario Brunori in “Quattro volte”. Era una delle tracce de “Il cammino di Santiago in Taxi”, anno del Signore 2015. Erano gli anni in cui il cantautore cosentino, affermatosi sulla scena nazionale, espandeva in maniera esponenziale il proprio pubblico. Era dieci anni fa, anni in Serie A cercava spazio Luca Garritano, un altro figlio di Cosenza. A distanza di dieci anni, Dario Brunori affronterà Sanremo e Luca Garritano torna nella città di Telesio. Questo pomeriggio, a Marassi, potrebbe esserci la sua “quarta volta” in maglia rossoblù. La quinta elementare è già passata da tempo, Milano anche. Adesso si pensa all’ennesima impresa con il Lupo sul cuore. Anche quando non ce l’aveva.

Garritano a Cosenza, la prima volta: l’esordio davanti alla sua città

La prima volta di Luca Garritano con la maglia del Cosenza arrivò contro l’Ascoli nella prima giornata di Serie B 2018/’19. Sessanta minuti in campo, ma lontano dal “Marulla”. Davanti alla propria gente, l’allora fantasista esordì soltanto dopo la sosta nazionali, nel match terminato uno a uno contro il Livorno. Chissà che emozione dev’essere stata, per un figlio di Telesio, poter scendere in campo con i propri colori. La prima volta, dopo un lungo peregrinare. Come tanti suoi coetanei, via per dimostrare la propria eccellenza. A Milano, laddove c’è una enclave cosentina. «C’è un Lupo della Sila fra i piccioni del Duomo». Adesso il Lupo della Sila è tornato ai piedi della sua montagna, ma non tutto va sempre come nelle favole.

La seconda volta: il gol salvezza contro il Padova

Un campionato difficile il primo di Garritano a Cosenza. Non facilmente incasellabile nel 3-5-2 di Piero Braglia, che aveva i suoi uomini e le sue idee. Da esterno a tutta fascia non rendeva, non era ancora una mezzala e da seconda punta sembrava limitato. Così spesso l’allora numero 16 finiva relegato in panchina. Non però contro il Padova, quando partì dall’inizio in un match decisivo per la salvezza, anche se era soltanto dicembre. Reduci dalla vittoria di Crotone, i rossoblù dovevano confermare il proprio stato di forma nel secondo scontro diretto consecutivo. Veneti in vantaggio con Bonazzoli, pareggio di Baclet. Al 92′ calcio d’angolo. Fra tutte le teste dei corazzieri svetta quella di Luca Garritano. È il video con il quale il Cosenza Calcio ha annunciato il suo ritorno. Un bacio alla maglia, gli occhi gonfi. Da Padova a Padova, da Marulla a Garritano. Sembra l’inizio della svolta per il fantasista, che però finisce ai margini del progetto e a fine anno torna al Chievo. Ma evidentemente il numero 16 aveva ben chiari i testi di Brunori: «Proteggimi, al di là dell’amore». E della distanza.

Garritano-Cosenza, la terza volta con un’altra maglia addosso: il 31 luglio 2020

La storia fra Garritano e il Cosenza prosegue a distanza, quando il centrocampista torna a Verona in Serie B. È una stagione folle per i Lupi, che nelle ultime dieci giornate tentano una disperata rincorsa salvezza. Con Occhiuzzi in panchina, guidati da Baez e Riviere, i silani arrivarono a giocarsi la permanenza in B all’ultima giornata, 31 luglio 2020. Pur tuttavia, il loro destino dipendeva anche dagli altri campi, più precisamente da Venezia-Perugia e Chievo-Pescara, con umbri e abruzzesi impegnati nella battaglia per non retrocedere. In veneto la squadra biancorossa si sciolse come neve al sole, il Cosenza andò sul 3-1 contro la Juve Stabia, ma al “Bentegodi” il punteggio era inchiodato sullo 0-0. Ed eccola, la terza volta di Garritano con il Cosenza. Con un’altra maglia addosso, quella del Chievo, ma il Lupo sottopelle. Il gol contro il Pescara fa esplodere di gioia i (pochissimi, causa Covid) presenti al “Marulla” e tutta una città. Il Cosenza è salvo, l’ha salvato (anche) Garritano. Che poi finisce la serata in videochiamata con capitan Corsi. «La mia unica luna fra milioni di stelle/a tenere su la vita/con un paio di bretelle»

La quarta volta inizia già oggi a Marassi

E siamo ai giorni nostri. Per anni Luca Garritano e il Cosenza si sono sfidati, affrontati, dati battaglia. Due giorni fa, l’accelerata improvvisa per il ritorno. Ieri, l’ufficialità. Oggi la quarta volta, il ritorno ufficiale. Garritano ha dimostrato ancora una volta un amore sconfinato. Il finale di questa storia sarebbe potuto essere quello del gol contro il Pescara, ma ci sono stati altri anni in mezzo. Anni di abbracci, ma sempre da avversari. L’ultima volta lo scorso novembre, nella vittoria del Frosinone contro i Lupi. Ma non poteva essere quella la quarta volta. Non doveva essere quella. E infatti la quarta volta sarà oggi, a “Marassi”. Per provare ancora a salvare la sua città, con il Lupo sul cuore. «Ma stasera ho voglia di girare/Ancora un altro finale». Lui, lei, Cosenza. Scusa, Dario Brunori. Ma non abbiamo saputo resistere.