La mezzanotte del calciomercato, piuttosto che a Cenerentola, riconduce a un’altra fiaba: il re è nudo. Adesso è chiaro urbi et orbi, anche ai più scettici, quello che da tempo tifosi e parte della stampa cosentina sanno già. Ovverosia che nessuno, nell’ambiente calcio italiano, si fida più di Eugenio Guarascio. A farne le spese, in questo caso, oltre a una piazza stanca e a un tecnico a tempo, è stato il ds Gennaro Delvecchio. Due giorni a Milano per il calciomercato del Cosenza, un solo acquisto, Cruz jr., figlio del Jardinero, infortunato da tempo. In totale sono appena quattro gli innesti portati a casa dal direttore sportivo. Oltre all’argentino, anche Garritano, Artistico e Gargiulo. Troppo poco per il calciomercato di una squadra come il Cosenza, ultima in classifica e a meno 7 dai playout. Delvecchio ha anche provato a contattare diversi giocatori, Crnigoj e Majer su tutti. Ma i due hanno preferito restare ai margini dei progetti Venezia e Cremonese piuttosto che venire a Cosenza. Il che lancia un messaggio ben preciso.

Calciomercato ma non solo, anche il caso allenatore mette il Cosenza in cattiva luce

Nessuno in Italia si fida più di Guarascio. E di riflesso del Cosenza. Inutile girarci attorno. Nell’ambito del calciomercato né procuratori, né direttori sportivi di altre formazioni, né allenatori. Ed è anche difficile dar loro torto, vista l’ultima grande (doppia) Kansas City Shuffle del proprietario di Ecologia Oggi. Per chi non fosse familiare con il termine, è mutuato dal film Slevin: «Tutti guardano a destra e tu vai a sinistra». Così, mentre tutti guardavano a destra per l’esonero di Alvini e l’arrivo di Lucarelli, Guarascio va a sinistra e ferma l’ingaggio dell’ex capitano del Livorno. Per ragioni tecniche? No. Per il progetto biennale? No. Per ragioni economiche? Ovviamente. Perché Lucarelli chiedeva 280mila euro per coprire l’ingaggio restante dal Catania fino 2026 e il numero uno di via degli Stadi non aveva intenzione di pagare due allenatori. E mentre tutti guardavano a sinistra, Guarascio è andato di nuovo a destra. Nessuna trattativa andata in porto, nessun rinforzo effettivo. Dovevano arrivare un centrocampista e un attaccante forte, è arrivato un centravanti reduce da un lungo infortunio. Il re è nudo. Ora resta solo a lui rendersene conto.