Cosenza-Reggiana di venerdì sera sarà anche la gara del ritorno di William Viali al “San Vito – Marulla”. A dire la verità, per il tecnico di Milano si tratta di un nuovo ritorno. Da queste parti, da avversario, c’era già stato nell’agosto del 2023 da allenatore dell’Ascoli. Il Cosenza vinse con un netto 3-0 una partita che i marchigiani giocarono in 9 per tutto il secondo tempo.

Viali ed il Cosenza: andirivieni per due stagioni

Anche allora Viali, dopo la salvezza raggiunta ai playout contro il Brescia, era andato via da Cosenza pochi mesi prima. Accettando le sirene provenienti dalle Marche ed il progetto dell’Ascoli. Progetto fallimentare. Viali fu esonerato a novembre, mentre i bianconeri retrocessero in Serie C alla fine della scorsa stagione. A marzo, giusto un anno fa, il Cosenza, dopo aver esonerato Caserta, lo richiama alla guida della squadra. I rossoblù sfiorano i playoff ma il tecnico, nonostante un altro anno di contratto, dopo il divorzio tra il Cosenza e Gemmi, preferisce lasciare per la seconda volta la Calabria.

Cosenza conquistata e tradita per due volte

Tecnicamente, visto quello che sta succedendo, la scelta di Viali è certamente stata comprensibile. Stonano però i modi. Le parole d’amore del tecnico verso Cosenza incantano prima e tradiscono dopo tutta la piazza. La seconda volta peggio della prima. Bisogna ricordare che quando il Cosenza ingaggia per la prima volta Viali, il tecnico è a spasso ed è reduce dall’esperienza con il Cesena in Serie C l’anno prima. E’ un esordiente assoluto per la categoria. Dopo l’impresa salvezza contro il Brescia ci si sarebbe aspettata una maggiore riconoscenza. Non c’è stata. La città ed i tifosi però lo perdonano dopo il suo ritorno della passata stagione. Giusto in questi giorni, un anno fa, Viali si ripresenta in conferenza stampa dicendo che era colpa sua aver perso Cosenza (dopo l’approdo ad Ascoli) e che avrebbe dovuto riconquistarla. Ci riesce con i risultati. A fine anno però decide di nuovo di lasciare per passare alla Reggiana. Venerdì tornerà da avversario. Non ci saranno applausi ad attenderlo.