Il fratello dell'ex moglie di Roberto Porcaro è indagato per favoreggiamento aggravato da finalità mafiose, 389mila euro poste di nuovo sotto sequestro
L'avvocato Badolato, difensore dell'imputato, ha richiamato diverse sentenze della Cassazione e ha ribaltato il teorema accusatorio rispetto agli altri capi d'accusa
Antonio Abruzzese nel novembre scorso è stato condannato all'ergastolo per la strage di via Popilia. I detenuti del carcere di Torino di recente hanno spezzato una lancia a sua favore
Dura presa di posizione della Camera Penale con richiesta di incontro urgente rivolto sia al ministro della Giustizia Carlo Nordio che al presidente facente funzioni della Corte d'Appello di Catanzaro Gabriella Reillo
La credibilità e l'attendibilità di un collaboratore di giustizia passa anche dall'album fotografico, come nel caso dell'ex presunto partecipe del clan degli "zingari" di via Popilia
Pino Munno, ex assessore comunale, si trova imputato, nello stesso giorno, nei due distinti procedimenti penali. Rinviato ad altra data quello che si svolge a Cosenza
La nota del parente del neo collaboratore di giustizia in merito alla decisione di aiutare la magistratura a fare luce sulle dinamiche criminali cosentine
Già vittima del racket, si illude che la maxiretata abbia liberato la città. Una visita sgradita gli fa cambiare idea, ma poi arrivano i carabinieri...
Tre collaboratori di giustizia accusano l'imputato di aver guidato l'auto in cui viaggiarono gli altri soggetti che nel 2003 uccisero la vittima a Fuscaldo
Il collaboratore, nell'ambito dei rapporti avuti con gli Abbruzzese, parla anche delle vicende giudiziarie degli imputati coinvolti nel procedimento "Athena"
La seconda sezione penale della Cassazione chiude il giudicato cautelare confermando la custodia in carcere per il presunto esponente della confederazione mafiosa cosentina
Il collaboratore parla del presunto esponente del clan degli "zingari" cosentini, con il quale si sarebbe recato più volte nella piana di Sibari dalla famiglia Abbruzzese
Il collaboratore di giustizia parla di un soggetto vicino a Michele Di Puppo che lo avrebbe accompagnato davanti alla sede di un'azienda a Montalto Uffugo per posizionare una bottiglietta incendiaria