Il gestore del Palazzetto dello sport ha inviato una memoria alla Dda, al prefetto e ai commissari che amministrano il Municipio chiedendo di essere sentito
Si riapre l'istruttoria in Appello, l'ex boss sarà sentito per capire perché nel 1997 non includeva Francesco Patitucci tra gli autori del duplice omicidio
La dinamica dell'incidente rimanda a una tragedia avvenuta in modo casuale, ma secondo i genitori della vittima alcuni testimoni raccontano una verità diversa
Ne parlano due dei 245 imputati del maxi processo antimafia che ha coinvolto tutta la 'ndrangheta cosentina. Ecco cosa ascoltò in diretta la Squadra Mobile
Il ritorno in libertà del boss cosentino e l'arresto (quasi contestuale) di Porcaro ha determinato un avvicendamento del tutto casuale, che ha comportato il pieno reintegro dell'esponente di vertice della cosca "Lanzino", nelle sue funzioni di capo-clan
Il collaboratore di giustizia ha fornito alla Dda di Catanzaro una ricostruzione precisa e dettagliata della vicenda giudiziaria nella quale sono coinvolti anche Andrea Mazzei, Giuseppe Broccolo e Giuseppe Perrone
Il collaboratore di giustizia chiarisce alcuni fatti contenuti nel capo d'imputazione contestato all'ex moglie di Patitucci e l'altro co-imputato di "Reset"
Il diciassettenne era armato e si vantava della velocità con cui vendeva marijuana davanti alle scuole, emerge dagli atti dell'inchiesta antimafia "Reset"
Andavano in cerca di assegni firmati da carabinieri o giudici per versarli sui conti delle loro attività commerciali, Pino: «Il 30% dei negozi era nostro»
L'ex "reggente" degli italiani dedica un lungo capitolo alla gestione delle condotte delittuose di tipo usuraio, spiegando il modus operandi dei clan cosentini
Udienza movimentata davanti al gup di Catanzaro. La difesa dell'imputato è intenzionata a presentare un'istanza di ricusazione in Corte d'Appello. Ecco perché
Il pentito chiama in causa ancora una volta Francesco Greco e precisa alcune cose rispetto a quanto ricostruito nel capo d'imputazione dalla Dda di Catanzaro
Il figlio di Fiore, alias "Mano Mozza", esce dalla casa circondariale dopo il ricorso presentato dagli avvocati Ingrosso e Calabrese. La Cassazione aveva dubitato delle accuse della Dda di Catanzaro