Il pentito alla Dda di Catanzaro: «Il rito si è tenuto secondo le modalità tipiche, ossia si è bruciato il santino ed è stato punto l'indice della mano destra»
L'ex boss di Rossano aveva dichiarato ai magistrati della Dda di Catanzaro di non conoscere condotte corruttive del suo ex difensore. «Me lo aveva consigliato Ettore Lanzino»
Il pentito rossanese Nicola Acri, oggi nel mirino della malavita, conferma la sua collaborazione con la giustizia. Le sue rivelazioni e le ragioni dello strappo con l’imprenditore ucciso nel 2007
Un altro pezzo da novanta della ‘ndrangheta diventa collaboratore di giustizia. Parliamo del temutissimo boss di Rossano, Nicola Acri, organico alla cosca degli “zingari” di Cassano Ionio, ed esecutore materiale di numerosi omicidi avvenuti negli ultimi 30 anni in provincia di Cosenza. Parliamo quindi di un killer feroce, spietato, conosciuto negli ambienti criminali come “Occhi
Dalla doppia condanna all’ergastolo all’assoluzione piena per non aver commesso il fatto. Si chiude l’ultimo filone processuale della maxi operazione antimafia “Timone Rosso”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che aveva messo sotto scacco la cosca degli “zingari” di Cassano all’Jonio. Indagini che avevano portato anche altri imputati ad essere ritenuti colpevoli, in via definitiva, col
Con la sentenza della Suprema Corte di Cassazione si chiude un’epoca della storia criminale cosentina. Gli ermellini nei giorni scorsi hanno rigettato i ricorsi presentati dagli imputati che avevano fatto reclamo avverso la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro di confermare il giudizio di primo grado. Al centro del processo delitti di mafia eccellenti:
La Suprema Corte nella tarda serata di ieri ha accolto le tesi difensive, rinviando a una nuova sezione della Corte di Assise d’Appello di Catanzaro che nel nuovo processo dovrà valutare anche le prove a discarico La Suprema Corte di Cassazione nella tarda serata di ieri ha annullato con rinvio gli ergastoli inflitti dalla Corte