Non deve essere stata una notte facile per Saverio Cotticelli, commissario della sanità calabrese. Il servizio mandato in onda da RAI Tre durante “Titolo V” ha suscitato l’indignazione del web. Un polverone vero e proprio. Vi proponiamo due contributi: l’anteprima lanciata dal Twitter ufficiale della RAI e poi il servizio integrale divulgato da Fausto Orsomarso.
«La Calabria zona rossa è come se il Governo Conte avesse bocciato sé stesso. Se è stata la nostra insufficiente rete sanitaria a suffragare questa decisione e, se al contempo la sanità in Calabria è gestita da dieci anni a questa parte da commissari nominati dal governo, allora va da sé che le responsabilità sono
Se si ha un attacco di cuore e si chiama un’ambulanza, è bizzarro chiedere che una volta a casa faccia dietrofront sotto la minaccia di chiamare la polizia. Eppure in Calabria è accaduto qualcosa di simile. Il presidente ff Nino Spirlì, da ieri promette battaglia su tutti i fronti (soprattutto televisivi) per impugnare il decreto
Calabria in "zona rossa", perché chi deve decidere non ha fatto il possibile per evitare che l'epidemia circolasse in modo incontrollato. L'Istituto Superiore di Sanità elenca tutti i parametri negativi della nostra regione.
Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, intervenuto in una conferenza stampa, ha spiegato che dopo 14 giorni ci potrà essere una descalation per le regioni, cosi come se nella prossima cabina di regia ci fossero situazioni diverse, altre regioni potrebbero diventare rosse. Inoltre il sistema non è così rigido e
La data di svolta è il 2001: con la riforma del titolo V della Costituzione italiana, all’Articolo 117 si stabilisce, in sintesi, la gestione concorrenziale della sanità regionale a quella nazionale. Una modifica che, nel corso del tempo, ha portato a un sorpasso: ora la materia sanitaria è a quasi esclusivo appannaggio dell’autorità locale. Un
Ritenere che la politica calabrese abbia fallito nella gestione della sanità calabrese è solo una mezza verità, ma non la verità assoluta. La Regione Calabria paga anche il decennale commissariamento deciso dai vari Governi nazionali. È indubbio quindi che oggi la sanità calabrese, in regime di commissariamento straordinario da parte del Consiglio dei Ministri, naviga
Calabria, benvenuta nella Zona Rossa. Un’attesa da cliffhanger americano (non a caso sull’altro fronte giocano a rete Biden e Trump) prima del verdetto di questa sera pronunciato dal premier Conte. Il Covid è stato un po’ un liquido di contrasto che ha evidenziato un male che in Calabria era già in fase avanzata da tempo.
In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 282.942 (+2.866 rispetto a ieri) soggetti per un totale di tamponi eseguiti 285.949 (+2.874 rispetto a ieri, allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 6.092 (+262 rispetto a ieri), quelle negative 276.850. RAPPORTO CONTAGI/TAMPONI IN CALABRIA: OGGI E’
Il malfunzionamento dei depuratori della costa tirrenica cosentina è una pericolosa minaccia per la salute dei cittadini e uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo socioeconomico e turistico dei comuni della costa Tirrenica cosentina strettamente legalo alla qualità delle acque marine. Non possiamo continuare a restare inermi, bisogna agire tempestivamente per risolvere, una volta per tutte,
In Italia si va verso il Lockdown “light”, il paese verrà diviso in tre zone diverse: rossa, arancione e verde. La zona rossa coinvolge cinque regioni, ovvero la Lombardia, il Piemonte, il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta e anche la Calabria. Nella zona arancione la Puglia, la Campania e la Liguria. Per tutte le