«Siamo sempre alle solite, ai soliti annunci roboanti. Armi di distrazione di massa e mai come stavolta è meglio distrarre. Si annuncia un miliardo in più rispetto a quelli previsti per la realizzazione dei tre nuovi ospedali di Cosenza, Catanzaro e Crotone. Ma si tratta di una semplice richiesta di adeguamento del finanziamento già previsto dall’Inail. È lo stesso meccanismo adottato per l’ampliamento del nuovo ospedale Morelli di Reggio Calabria: rispetto ai 180 milioni di euro già stanziati e in fase di progettazione, è stato stanziato un ulteriore finanziamento di 90 milioni, necessario per fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione a seguito della pandemia e della guerra in Ucraina». Così, in una nota, Carlo Guccione, componente della direzione nazionale del PD.

«Tutto qui, nient’altro che questo – prosegue l’esponente democrat -. Altrimenti sarebbe stato difficile avviare l’iter per la realizzazione, su cui il super commissario alla sanità Occhiuto, incaricato anche della realizzazione dei nuovi ospedali, tace e omette di dire quale sia il cronoprogramma. Sono passati 26 mesi da quando Occhiuto ha deciso, con un decreto, di far realizzare un nuovo studio di fattibilità progettuale per l’ospedale di Cosenza. Il 21 gennaio, con il decreto numero 6, ha reso noto che l’area più idonea non è più Vagliolise ma una zona nei pressi dell’Università della Calabria, anche in base a una nuova classificazione di pericolosità idraulica».

«Ad oggi, però, ancora nulla sull’avvio della progettazione e realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, né sul cronoprogramma – aggiunge ancora Carlo Guccione -. Sono trascorsi 9 anni (di cui 6 con il centrodestra alla guida della Regione, e 3 sotto la presidenza di Occhiuto) da quando, con decreto 488 del 2 febbraio 2016, la Regione ha autorizzato l’Azienda Ospedaliera di Cosenza ad avviare lo studio di fattibilità. Il super commissario Occhiuto passerà alla storia come i suoi predecessori, ma con l’aggravante di aver avuto poteri speciali per la realizzazione dei nuovi ospedali e di essersi limitato a fare annunci. Un primato negativo: nessuno come lui ha detto tanto e fatto così poco. Con le parole, oggi in Calabria avremmo il San Raffaele, il Niguarda, il Gemelli. Ma la realtà è che l’Annunziata cade a pezzi e mancano 400 posti letto, l’ospedale Giovanni di Dio di Crotone è in condizioni critiche, e Catanzaro si salva solo grazie alla scelta lungimirante di portare a Germaneto l’unica vera sanità d’eccellenza calabrese».

«Questo – secondo Guccione – è il modello di un uomo solo al comando. Occhiuto ha avuto poteri eccezionali, conferiti dal Consiglio dei ministri, sia come commissario ad acta per la sanità che per la costruzione dei nuovi ospedali. Eppure, ad oggi, non è stato realizzato nulla. Neanche un bando per la progettazione e realizzazione del nuovo Annunziata di Cosenza. Occhiuto governa la Calabria da oltre 3 anni e il centrodestra da più di 6. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Più che mai è necessario ammodernare, sia dal punto di vista strutturale che tecnologico, il sistema ospedaliero calabrese. Le risorse ci sono. Ma si è già visto cosa è successo con l’urgenza-emergenza del 118: spesi decine di milioni di euro, eppure, secondo i dati del Ministero, il servizio è tra i peggiori d’Italia. La gente muore perché non vengono rispettati i tempi di soccorso».

«Non è più tempo di campanilismi – conclude Guccione-. Il nuovo studio di fattibilità ha indicato come sito ideale per il nuovo ospedale di Cosenza l’area di Arcavacata di Rende. Prendiamo atto che l’Autorità di Bacino ha riclassificato Vagliolise come area ad alto rischio idrogeologico. È giunto il momento di pensare a una convivenza tra un policlinico universitario e un ospedale hub come l’Annunziata, avviando una collaborazione con l’unico istituto di ricerca presente, l’Inrca, uno dei pochi in Italia specializzati in geriatria e invecchiamento».