Maggioranza e minoranza di Scalea si scontrano nel corso della seduta del consiglio comunale che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala polifunzionale di via Plinio Il Vecchio. Il dibattito si è acceso quando il nuovo sindaco, Mario Russo, ha annunciato inevitabili aumenti a causa di una nuova programmazione e costi non coperti. Il consigliere di minoranza, Giacomo Perrotta, che lo ha preceduto alla guida del Comune, ha però sollevato dubbi e perplessità.

Il comunicato del sindaco

Per capire meglio cosa sia accaduto, riportiamo la breve dichiarazione del primo cittadino Mario Russo. «Nella seduta consiliare, come ampiamente illustrato, l’approvazione di un piano economico finanziario infraperiodale si è reso necessario per rincorrere un’erronea programmazione riconducibile al Pef 2024/25 approvato dall’amministrazione Perrotta con una validazione dalla dubbia valenza esperita dal Segretario Generale dell’epoca. L’integrazione di circa 620mila euro serve per coprire i costi dello smaltimento rifiuti come da piattaforma Gaia. È un atto dovuto ed ogni strumentalizzazione politica è inaccettabile, soprattutto se proviene da chi ha causato il gravissimo errore».

La replica di “Scalea Oltre”

Dopo lo scontro nell’aula consiliare, l’ex sindaco Perrotta, oggi capogruppo di “Scalea Oltre”, ha replicato con un post sui social. “È tempo di fare chiarezza sull’aumento della TARI che ci attende nel 2025 – ha scritto. Approvato il PEF TARI 2025 con i voti favorevoli della sola maggioranza consiliare. I dati parlano chiaro e dicono che ci sarà un incremento significativo che impatterà direttamente sulle tasche di tutti noi.

I numeri che non mentono: costo complessivo Tari 2024 (Amministrazione Perrotta): € 5.795.510; costo complessivo Tari 2025 (Amministrazione Russo): € 6.417.556; aumento totale: € 622.046,00. Cosa significa questo per la tua famiglia? Un aumento del 15,2% sulle bollette della TARI è un peso notevole. Strano modo di far Rinascere Scalea – scrive Scalea Oltre, facendo riferimento al nome della lista capeggiata da Russo -. Assumetevi la responsabilità dell’aumento della TARI e non date colpe ad altri. Il P.E.F. 2024 venne redatto da una società esterna e validato dal Segretario Generale perché la legge lo consente. Chi all’epoca era pseudo opposizione pilotata, e oggi asservito, poteva impugnare gli atti se li riteneva illegittimi. In base a quanto trapela – conclude -, non finisce qui».