A Villapiana si complica il rimpasto di giunta deciso dal sindaco Vincenzo Ventimiglia. Dopo le dimissioni del vicesindaco Felicia Favale, il decreto pubblicato sull’Albo pretorio ha ufficializzato le nuove nomine: Lorenza Pastore è stata indicata come vice sindaco, Michele Grande come assessore e Luigi Lo Giudice come delegato ai lavori pubblici. Ma proprio quest’ultimo ha scelto di non accettare l’incarico, comunicando pubblicamente la sua rinuncia.

Lo Giudice, già figura di riferimento nella passata consiliatura e noto per il consenso ottenuto tra i cittadini, ha respinto la delega spiegando di non averne condiviso modalità e tempistiche. Nella sua nota indirizzata al sindaco, ha precisato che la decisione è stata presa dopo aver appreso della nomina solo tramite la pubblicazione ufficiale, senza un confronto diretto. Una presa di posizione netta, che evidenzia le fratture interne alla maggioranza.

Dietro la scelta del consigliere ci sarebbe il malcontento maturato durante una recente riunione di maggioranza, nella quale un gruppo di cinque consiglieri avrebbe chiesto un azzeramento completo della giunta, non un semplice riassetto di deleghe. La linea proposta non avrebbe trovato accoglimento, lasciando spazio a un provvedimento ritenuto da alcuni parziale e non risolutivo.

Lo Giudice, che in passato aveva giocato un ruolo decisivo nella vita amministrativa del Comune, ha voluto ribadire la propria distanza da logiche di potere e personalismi. La sua rinuncia è stata letta come un gesto politico mirato a sottolineare la necessità di un cambiamento più profondo nelle dinamiche di governo locale.

La situazione apre ora nuovi interrogativi sul futuro della giunta Ventimiglia. L’assenza di Lo Giudice, considerato fino a poco tempo fa un elemento di equilibrio, potrebbe indebolire la compattezza del gruppo di maggioranza e rendere più complessa la gestione amministrativa dei prossimi mesi.

Intanto, nel Comune cresce l’attesa per capire se il sindaco procederà a un’ulteriore revisione delle deleghe o se tenterà una mediazione per ricomporre la frattura interna. Il clima politico resta teso, mentre cittadini e opposizione seguono con attenzione gli sviluppi di una vicenda che rischia di incidere sulla stabilità dell’amministrazione comunale.