Un caso sospetto segnalato dall’Asp di Cosenza: interventi di sanificazione in programma domenica 28 luglio dalle 22:30 nella città di Rende
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Un probabile caso di infezione da virus West Nile è stato segnalato nei giorni scorsi dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza nel quartiere Isolette di Rende. A darne notizia è l’Amministrazione comunale, che in una nota ufficiale ha annunciato l’avvio di una disinfestazione straordinaria prevista per domenica 28 luglio a partire dalle ore 22:30.
L'intervento, che interesserà Isolette e le aree limitrofe, è stato disposto in via precauzionale in accordo con l’Asp, nonostante si tratti – al momento – di un solo caso, ancora in fase di accertamento. Le operazioni di sanificazione riguarderanno in particolare le aree verdi, i canali di scolo, i fossati, i parchi pubblici e tutte le zone soggette alla proliferazione di zanzare, principali vettori del virus. Nella stessa area sono state inoltre installate attrezzature per il monitoraggio della presenza delle zanzare Culex, potenziali portatrici dell’infezione.
Cos'è la febbre West Nile
La febbre West Nile (o febbre del Nilo Occidentale) è causata dal virus West Nile (WNV), appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto omonimo. Oggi è presente in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e nelle Americhe.
Il contagio avviene soprattutto attraverso la puntura di zanzare infette – in particolare del genere Culex – che si infettano pungendo uccelli selvatici, veri e propri serbatoi naturali del virus. In casi molto più rari la trasmissione può avvenire tramite trasfusioni, trapianti d’organo o da madre a feto durante la gravidanza. Non si trasmette da persona a persona.
I sintomi e le complicanze
Il periodo di incubazione varia tra i 2 e i 14 giorni, estendendosi fino a 21 nei soggetti immunodepressi. La maggior parte degli infetti non sviluppa sintomi. Nel 20% dei casi si presentano disturbi lievi come febbre, nausea, vomito, mal di testa, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei.
Le forme gravi, che interessano meno dell’1% delle persone infette, includono febbre alta, convulsioni, debolezza muscolare, encefalite, disorientamento, tremori, paralisi fino al coma. Nei casi più critici può portare al decesso, in particolare negli anziani e nelle persone già debilitati.
Come si diagnostica e come si previene
La diagnosi avviene tramite esami di laboratorio (ELISA, immunofluorescenza, PCR) su sangue o fluido cerebrospinale. Non esistono vaccini o cure specifiche. Nei casi lievi i sintomi si risolvono da soli, mentre nei casi gravi è necessario il ricovero ospedaliero.
La prevenzione si basa sull’adozione di misure di protezione personale e ambientale: uso di repellenti, zanzariere, indumenti protettivi, ma anche svuotamento regolare di contenitori con acqua stagnante e gestione attenta delle aree verdi per ridurre la proliferazione delle zanzare.