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Alla piccola Gioia (nome di fantasia) sono stati finalmente riconosciuti i suoi diritti alla salute e a vivere la sua infanzia in tutta sicurezza. La bimba, affetta da una malattia rara e da una grave forma di epilessia, d’ora in poi sarà costantemente assistita da un infermiere professionale per tutto il tempo della sua permanenza all’asilo, che solitamente, a causa delle gravi patologie, si aggira intorno alle due o tre ore a settimana. Il risultato arriva dopo giorni di battaglie civili e politiche sollevate dal clamore mediatico generato dalla vicenda.
«È arrivata la soluzione – ha detto ieri mattina il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, ai nostri microfoni -. La mamma della bambina oggi sarà contattata per capire come organizzare questo servizio». Era stata proprio la mamma della piccola a denunciare il caso, qualche giorno fa, attraverso le colonne del nostro giornale, dopo le richieste di aiuto alle istituzioni cadute nel vuoto per mesi.
Un calvario lungo quasi un anno
Il calvario di questa donna e della sua bimba, di soli cinque anni, è cominciato nel febbraio di quasi un anno fa, quando quest’ultima è stata colta da una grave crisi epilettica proprio mentre si trovava all’asilo. Nonostante l’enorme spavento, tutto è finto per il meglio, ma negli istanti successivi la donna ha capito che la vita di sua figlia non può rimanere in balìa del destino. Così, ha cominciato a chiedere assistenza infermieristica, rivolgendosi prima di tutto al Comune, destinatario di decine di migliaia di euro di fondi da utilizzare per fronteggiare la disabilità.