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La scorsa settimana i carabinieri della stazione di Dipignano, nel corso di un ordinario servizio di perlustrazione, hanno trovato e soccorso un anziano, non autosufficiente, in stato di abbandono, in località Panzanelle del Comune di Paterno Calabro, situato tra le campagne della periferica frazione Tornarizzo di quel centro abitato. I militari dell’Arma, infatti, hanno notato provenire del fumo da un’abitazione diroccata ed isolata, circostanza che li ha indotti ad approfondire quale fosse l’origine di quel fumo. Percorsa a piedi una stradina sterrata, i carabinieri hanno raggiunto quindi l’immobile, che si presentava completamente senza infissi poiché distrutti da un incendio boschivo che tempo addietro aveva colpito quel luogo, così come anche evidente dai segni presenti sulla vegetazione circostante, e con la porta di accesso spalancata.
Anziano di Paterno Calabro in stato di abbandono, l’intervento dei carabinieri
La curiosità dei militari intervenuti si è trasformata in stupore quando, una volta entrati nella struttura fatiscente, fra il denso fumo proveniente da legna umida accesa nel caminetto ed il buio delle stanze, hanno visto la sagoma incurvata di un anziano 86enne del posto. E non meno stupore veniva letto negli occhi azzurri di quell’uomo trovato in totale stato di abbandono ed in condizioni igienico sanitarie indescrivibili, ma che forse proprio grazie al fumo di quel fuoco che tentava di accendere per riscaldarsi, e che invece stava finendo per soffocarlo, era riuscito ad attirare l’attenzione di qualcuno che potesse prendersi cura di lui.

La vita solitaria dell’86enne di Paterno Calabro
L’anziano, infatti, una vera e propria famiglia non l’aveva mai avuta: celibe, dopo una vita vissuta fra i campi, conduceva una vita solitaria nella sua insalubre ed isolata dimora, priva di energia elettrica, di acqua potabile, senza servizi igienici, con infiltrazioni di acqua piovana dal tetto: una vera caverna del XXI secolo, un luogo in cui anche una sola giornata dura un’eternità. Fra l’altro, con le sue difficoltà di deambulazione ed inoltre sprovvisto di qualsiasi mezzo di spostamento, non avrebbe mai potuto provvedere da solo a migliorare le sue condizioni di vita.
Il racconto dell’uomo soccorso dai carabinieri
Rincuorato dalla provvidenziale presenza dei militari dell’Arma, l’anziano ha raccontato di essere uscito di casa nei mesi precedenti solo per un periodo di ricovero in ospedale e che era anche impossibilitato ad alimentarsi regolarmente (mostrando, al contempo, un pane raffermo e rosicchiato dai topi), tanto che non mangiava da due giorni. I carabinieri di Dipignano si sono adoperati immediatamente per trovare con urgenza una struttura idonea alla collocazione dell’anziano, affidato ora alle amorevoli cure del personale di una casa di riposo per anziani a Malito, comune situato nel Savuto. L’uomo, infine, ha ringraziare il comandante della stazione carabinieri di Dipignano, che si è recato personalmente presso la struttura che lo ospita per sincerarsi delle sue attuali condizioni.