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Raffaele Schiavi è tornato e non ha alcuna intenzione di stare a guardare. Dopo un’annata altalenante, fatta di bocconi amari e partite guardate dalla panchina, e dopo un’estate condizionata dal contagio per Covid-19, il centrale campano ha preso di nuovo pieno possesso delle chiavi difensive. L’aveva già dimostrato nella sfida contro il Monopoli, quando aveva ottimamente guidato la retroguardia. Ma all’epoca la caratura dell’avversario aveva fatto passare in sordina l’ottima prestazione del numero 14. Così, quando ieri Roberto Occhiuzzi lo ha scelto per marcare Cornelius, l’esperto difensore ha tirato fuori gli artigli disputando la partita perfetta.
Annullato Cornelius
Il centravanti gialloblù non è sicuramente uno dei clienti più semplici che si possano avere. Non lo è neanche di rientro da un infortunio (chiedere al Genoa, punito due volte con una tripletta, per eventuali informazioni). Numero nove possente fisicamente, abilissimo nel gioco aereo, i palloni scodellati dagli esterni sarebbero potuti divenire motivo costante di paura. Raffaele Schiavi, che di partite sulle spalle ne ha anche troppe, non si è però lasciato intimorire né dalla stazza, né dal nome del diretto avversario. L’immagine riassuntiva della partita è il movimento ad allargarsi grazie al quale, usando un pizzico di esperienza, l’ex capitano della Salernitana ha fermato un Cornelius ormai lanciato, iniziando ad innervosirlo fino alla sostituzione.
Schiavi, e adesso?
Domenica, al “Marulla”, arriveranno proprio i granata. Difficile che Schiavi parta dall’inizio, soprattutto considerando l’ottimo momento di forma dei tre dietro (Tiritiello – Idda – Legittimo). La sola presenza, in panchina e nello spogliatoio, di un calciatore esperto e pronto come lui, può però rassicurare Occhiuzzi. Il tecnico ha adesso davvero la possibilità di contare su una roccia d’esperienza che, sia a tre sia a due, può dire la sua davanti a Falcone. Forse, quando l’allenatore diceva di avere a disposizione «venticinque titolari», si riferiva proprio a questo.