Il silenzio elettorale è calato su una campagna che nelle ultime due settimane è stata particolarmente accesa

Niente comizi in piazza, niente dirette Facebook, niente più “operazioni verità” da portare avanti. Il sipario del silenzio elettorale è calato su una campagna che, dopo i risultati del primo turno, a Corigliano Rossano non ha risparmiato toni forti e a tratti avvelenati.

A condurre l’offensiva è stato Giuseppe Graziano, detentore di una percentuale di voti di poco superiore al 31% che lo ha fatto volare al ballottaggio ma che non lo ha evidentemente soddisfatto. Un risultato che ha attribuito alla “macchina del fango” che la fazione avversa – sostenuta da supposti “poteri forti” – avrebbe ordito contro di lui.

Il leit motiv della sua campagna elettorale sono state le reiterate domande poste al suo competitor e l’altrettanto reiterato – e altrettanto caduto nel vuoto – invito all’avversario a un confronto pubblico.

Flavio Stasi infatti, dal canto suo, ha deciso di non seguire Graziano sulla sua strada ma di proseguire per la propria, rispondendo con il silenzio ai quesiti posti. D’altra parte, ha affermato, le occasioni di confronto c’erano state durante la campagna elettorale del primo turno, ma gli unici a prestarsi erano stati lo stesso Stasi e Promenzio.

Stasi, dunque, che con il voto del 26 maggio ha sfiorato il 41%, tenterà di far fruttare questo tesoretto e conquistare così la poltrona di primo sindaco del Comune di Corigliano Rossano mentre, sul fronte opposto, Graziano spera di colmare il gap e ribaltare la situazione, conquistando la maggioranza delle preferenze.

Il Consiglio comunale

A stare con il fiato sospeso sono in queste ore anche i sostenitori delle due coalizioni e in particolare i candidati consiglieri il cui destino è legato a doppio filo proprio al risultato del voto di domani. Sono ventiquattro in tutto i seggi per il nuovo Comune di Corigliano Rossano, che verranno distribuiti nella misura di 15 alla maggioranza e 9 all’opposizione sulla base del candidato sindaco che si aggiudicherà la contesa.

Tra i sicuri della coalizione legata a Stasi ci sono Pietro Mingrone, Salvatore Tavernise e Mattia Salimbeni, ai quali potrebbero aggiungersi – in caso di vittoria – Alessia Alboresi, Tatiana Novello, Domenico Rotondo, Liliana Zangaro, Titti Scorza, Piersalvino De Gaetano, Biagio Frasca, Claudio Malavolta, Antonio Cassano, Marinella Grillo, Maria Salimbeni e Cesare Sapia.

Per la coalizione guidata da Graziano sono invece certi i nomi di Adele Olivo, Vincenzo Scarcello, Costantino Baffa e Gennaro Scorza. Appesi all’incognita del ballottaggio sono invece i nomi di Serafina Pittore, Antonio Barone, Francesca Cicero, Ioana Gabriela Bothar, Giovanni Pisani, Raffaele Vulcano, Giovanni Vergadoro, Marta Pellegrino, Marco Graziano, Grazia Vulcano, Pietro Lucisano.

Rosellina Madeo, Aldo Zagarese e Francesco Madeo sono invece i consiglieri che entrano assieme all’ex candidato sindaco Gino Promenzio, con Carlo Castrovillari che potrebbe aggregarsi nel caso in cui dovesse aggiudicarsi il ballottaggio Graziano. (mav)